Tesla, arriva il sensore per i bambini lasciati in Auto: la nuova tecnologia permetterà ai genitori di essere più attenti, oltre a potenziare l’antifurto
La casa automobilistica di Elon Musk sta lavorando a un sensore in grado di rilevare la presenza dei bambini che vengono lasciati in auto, soprattutto con temperature troppo calde o sotto il sole. Purtroppo nei fatti di cronaca degli ultimi tempi, non è raro sentire qualche incidente del genere, specie in estate.
Tesla ha chiesto alla Federal Communications Commission (FCC) di approvare un sensore a onde millimetriche a corto raggio, che funzionerebbe a una potenza superiore a quella attualmente consentita. Il dispositivo avrebbe sette antenne (tre per la ricezione e quattro per la trasmissione del segnale) e un’unità radar front-end, e sarebbe in grado di “vedere” attraverso materiali morbidi, come una coperta che copre un bambino.
Il sistema sarebbe anche in grado di distinguere tra un bimbo e un oggetto sul sedile e potrebbe persino rilevare i modelli di respirazione e la frequenza cardiaca di un neonato.
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Tesla, arriva il sensore per i bambini lasciati in Auto: un passo in avanti per la sicurezza
Il sensore potrebbe essere utilizzato anche per altri scenari. Ad esempio, la sua applicazione può aiutare a definire le dimensioni del corpo di un passeggero per ottimizzare l’attivazione dell’airbag in caso di incidente. Oppure potrebbe determinare con maggiore precisione quando attivare i promemoria delle cinture di sicurezza.
Tesla non è la prima azienda a pensarci. Infatti, secondo quanto riportato da un’inchiesta della Reuters, la FCC ha concesso a Google l’autorizzazione per un dispositivo che ha parametri di funzionamento identici poco tempo fa.
Nel febbraio 2019 Tesla ha lanciato una sorta di precursore di questa idea attraverso il cosiddetto “Dog Mode“. Una funzione che imposta la temperatura dell’abitacolo per mantenere un cane al sicuro, facendo sapere ai passanti che va tutto bene. L’azienda ha anche introdotto la modalità “Sentry“, in cui l’auto utilizza i suoi sensori per monitorare l’ambiente circostante.
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