Pol Espargaro ha centrato al MotoGP Stiria la prima pole in classe regina. Dal 2021 passerà da KTM a Honda accanto a Marc Marquez
Pol Espargaro centra la prima pole in top-class. Dal 1974, quando vengono raccolti q questi dati, è il decimo spagnolo a riuscirci. Al Red Bull Ring ha spinto la KTM, la scuderia di casa, dove mai si era spinta prima d’ora, sempre dal 1974. E’ infatti il 18mo team con almeno una pole position in classe regina.
Lo spagnolo corre con il numero 44 da sempre perché ammirava il brasiliano Alex Barros che aveva in quattro. E in tanti volevano quel numero nelle serie per giovani piloti, così ha deciso di raddoppiare i 4.
Da sette anni in MotoGP, fratello minore di Aleix, dal 2021 passerà alla Honda campione del mondo. Correrà nel team ufficiale accanto a Marc Marquez, uno dei cinque spagnoli che ha detto di ammirare di più in un’intervista per il sito della Red Bull.
Nella lista anche Laia Sanz, la donna di maggior successo in moto alla Dakar, il pilota di trial Toni Bou che ha vinto 26 titoli mondiali, e due campioni di surf e kite-surf, Aritz Aranburu e Gisela Pulido.
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Pol Espargaro, le battaglie con Marc Marquez
Si sono già affrontati tante volte, a partire dalla classe 125. Si erano però incontrati spesso nelle serie per rookie, senza mai sfidarsi. Il primo incontro, ha detto Espargaro in un’intervista per il sito della Red Bull, è avvenuto alla Conti Cup, competizione giovanile in Catalogna con moto francesi.
I primi tempi, Espargaro batteva Marquez. “Ero fisicamente più grosso di più e potevo frenare più forte” ha detto, “lui però prendeva vantaggio in accelerazione. Ora abbiamo un fisico simile, ecco perché mi interessa molto capire cosa lo renda così forte. Quando avremo la stessa moto potrò darmi una risposta” ha detto Espargaro, che ha scritto una piccola pagina nella storia del Motomondiale.
Nel 2006, a 15 anni, da wild card al GP Catalunya in classe 125, è diventato il pilota più giovane a conquistare un punto iridato.
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La carriera, un podio in MotoGP
Campione del mondo in Moto2 nel 2013, alla settima stagione in MotoGP, Espargaro può vantare un solo podio, a Valencia nel 2018. Troppo poco, secondo i critici, per meritare il posto nel team più ambito della MotoGP.
La sfida però lo affascina e non lo spaventa. Prima che nascesse la sua bambina, pochi mesi fa, niente avrebbe potuto mettergli davvero paura. L’essere padre, però, ha cambiato molte delle sue prospettive.
Espargaro, l’ha dimostrato anche nei due weekend in Austria, è un pilota veloce, che sa come portare la sua moto al limite, soprattutto in qualifica. Nel Mondiale 2018, ad esempio, ha terminato tutte le gare tranne una più avanti di tutti i compagni di squadra sia in qualifica, sia in gara. Anche per questo l’anno scorso KTM ha deciso di investire su di lui e abbandonare Zarco a metà stagione, perché non era il francese a portare i migliori risultati.
La pole al GP Stiria certifica il lavoro suo e della squadra. Il futuro è nelle sue mani.
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