Non si spengono le polemiche nei confronti di Johann Zarco in seguito all’incidente di domenica che ha coinvolto Franco Morbidelli. Non tutti però sono così duri nei confronti del francese.
A distanza di giorni Johann Zarco continua a essere oggetto di critiche e polemiche anche piuttosto aspre da parte di diversi colleghi, che hanno aspramente sottolineato come il suo modo di agire in Austria fosse decisamente al di sopra del limite. Il rischio di andare incontro a una vera tragedia è stato infatti più che concreto. Tra i primi a schierarsi apertamente contro di lui c’è stato Valentino Rossi, che ha auspicato un pronto intervento da parte della Direzione Gara.
Su questa linea di pensiero si sono schierati anche i fratelli Espargarò, già protagonisti in passato di schermaglie in pista e non solo con il francese. Anzi, prooprio in questi giorni non sono mancati gli scambi decisamente accesi sui social.
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Johann Zarco e le polemiche per l’incidente in Austria – Chi lo difende
Qualcuno però sembra essere di diverso avviso.Tra questi c’è un collega che era presente in pista in quel momento: Danilo Petrucci. Il pilota della Yamaha, infatti, ritiene che gran parte della responsabilità di quanto accaduto sia da addebitare al circuito. La pista, infatti, a suo dire, avrebbe dei punti in cui è davvero pericolosa. Proprio la curva 3, dove è avvenuto lo scontro, sarebbe il tratto incriminato. “In questo punto arrivi a 320 km/h, la frenata viene effettuata con la moto inclinata a sinistra, mentre subito dopo c’è una curva a destra. Il corpo è quindi sottoposto a oscillazioni continue a forte velocità, è quindi piuttosto difficile riuscire a intervenire in modo tempestivo ed evitare il contatto con l’asfalto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche un altro collega Ducati, Michele Pirro. “Non credo che lo abbia fatto in modo intenzionale. Può essere stato semplicemente un errore di valutazione su come affrontare quel punto”.
A questa schiera di pensiero si unisce anche Cal Fogarty, uno che sa bene cosa significhi vincere con la due ruote, ma anche come il rischio sia una componente del mestiere. “E’ stato un semplice incidente di gara – ha detto il quattro volte campione del mondo -. Sono cose che possono succedere in pista, ma fortunatamente non ci sono state conseguenze negative per nessuno”.
Altrettanto importante è l’opinione del pilota più vincente nella storia del Motomondiale, Giacomo Agostini: “E’ stato certamente un bruttissimo incidente, ma è stato decisamente eccessivo arrivare a definire Zarco ‘un assassino’. Impossibile pensare che abbia frenato apposta, semplicemente avrà visto un piccolo spazio e avrà pensato di provare ad approfittarne per infilarsi e recuperare posizioni. Ogni pilota se vuole vincere deve essere aggressivo. Se sei signore non otterrai mai niente in questo sport”.
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