Ancora un incidente ferroviario in Lombardia dopo quello, drammatico, che qualche mese fa ha paralizzato per mesi il traffico Alta Velocità sulla Milano-Bologna a Livraga, nei pressi di Lodi con due vittime e trentuno feriti.
Stavolta l’incidente – per fortuna – ha avuto conseguenze molto meno gravi. Ma le cause che lo hanno provocato sono al centro di un’indagine di Trenord e della Procura di Monza e sarebbero davvero incredibili.
E ancora tutta da chiarire la dinamica di quanto è accaduto questa mattina all’altezza della stazione ferroviaria di Carnate. Il treno regionale diretto da Lecco a Milano improvvisamente è deragliato finendo su un binario morto. La motrice si è schiantata contro un muretto di sostegno laterale alla massicciata. Fortunatamente il convoglio era praticamente deserto. A bordo un solo passeggero.
La prima ipotesi di un cedimento o del mancato funzionamento di uno scambio è stata smentita da altre testimonianze dopo che di fatto la motrice era stata accompagnata in sicurezza su un binario morto. Qui si era piegata su un fianco, trascinando fuori dai binari tre dei sette vagoni del convoglio. Un treno fortunatamente vuoto che di solito nel corso della stagione scolastica e nel pieno delle settimane lavorative viaggia decisamente molto affollato.
Le cause dell’incidente sono al vaglio delle indagini di Trenord ma avrebbero dell’incredibile e sarebbero in qualche modo state ammesse anche dalla direzione dei trasporti della compagnia. A quanto pare il treno avrebbe viaggiato senza macchinista dalla stazione di Paderno d’Adda fino a Carnate.
Macchinista e capotreno sarebbero scesi dal convoglio per una pausa alla stazione di Paderno. Qui la locomotiva si sarebbe messa in moto da sola, forse sfruttando una leggera pendenza. A quel punto il treno ha proseguito per quasi 10 km senza guida a bassa velocità è arrivato alla stazione successiva e qui è stato deviato dai tecnici di RFI su un binario morto dove in effetti è deragliato.
Il primo bilancio parlava di tre contusi, macchinista, capotreno e un unico passeggero a bordo. In realtà i due dipendenti si sarebbero feriti nel tentativo di inseguire il treno e fermarlo. Sarebbero stati loro a dare l’allarme. Al momento dell’incidente a bordo c’era un’unica persona, un uomo di 49 anni, anche lui contuso ma non in gravi condizioni.
Nel corso del pomeriggio la direzione di Trenord ha diffuso una nota: “E’ stata immediatamente istituita una commissione interna per chiarire cause e responsabilità, fra cui il comportamento dell’equipaggio”… un’ammissione indiretta che su quel convoglio, forse, non c’era davvero nessuno. Nemmeno il macchinista.
Nel frattempo anche la Procura di Monza ha aperto un’inchiesta nella quale si ipotizza il reato di disastro ferroviario colposo. Al momento l’accusa è a carico di ignoti. L’inchiesta è coordinata dal PM Michele Trianni e dal procuratore capo Claudio Gittardi. Gli inquirenti attenderanno la relazione della Polfer, che sta facendo accertamenti sul caso, e poi eventualmente effettueranno le iscrizioni nel registro degli indagati.
Gli abitanti del palazzo adiacente al luogo dell’incidente sono scesi in strada: “C’è stato un violentissimo boato – dice la titolare di uno studio medico a dieci metri in linea d’aria dal locomotore deragliato – abbiamo pensato che fosse un terremoto”.
Ovviamente molto pesanti le ripercussioni sul traffico ferroviario lungo tutta la linea sia in direzione sud, quella interessata dal deragliamento, che verso Lecco. Ma anche sulla linea Milano-Bergamo. Di fatto tutti i passeggeri in arrivo a Monza sono stati trasferiti su linee autobus sostitutive. E i disagi proseguiranno anche per la giornata di giovedì.
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