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F1, nuovo Patto della Concordia: cosa cambia per la Ferrari

F1, nuovo Patto della Concordia: cosa cambia per la Ferrari nell’immediato futuro. La firma fino al 2025 sull’accordo tra i team porterà alcuni vantaggi alla scuderia di Maranello

F1, nuovo Patto della Concordia: cosa cambia per la Ferrari (Foto: Getty)

In una stagione particolarmente negativa per la Ferrari dal punto di vista tecnico serviva un successo, almeno politico, per rilanciare le ambizioni del futuro. Il Patto della Concordia ha tenuto banco per mesi, con gli equilibri tra i team più potenti del Circus che rischiavano di saltare a suon di spallate. Toto Wolff rivendicava un ruolo di prim’ordine per la Mercedes, forte di un dominio incontrastato di 6 anni, da quando è stata introdotta l’era turbo-ibrida.

Tutte le soluzioni tecniche relative alla Power Unit e all’aerodinamica introdotte da Brackley, sono state approvate dalla Federazione, confermando lo strapotere della scuderia anglo-tedesca anche nelle stanze dei bottoni. La Ferrari voleva far valere la propria voce almeno sull’accordo che regolerà lo sviluppo della F1 nei prossimi anni, facendo pesare la sua storia in questo ambiente. Binotto e Camilleri sono riusciti a strappare ciò che volevano, sia dal punto di vista economico che sportivo, mantenendo il diritto di veto sulle novità da introdurre.

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F1, nuovo Patto della Concordia: la vittoria della Ferrari

F1, nuovo Patto della Concordia: cosa cambia per la Ferrari (Foto: Getty)

La Ferrari è riuscita a strappare un accordo vantaggioso dal punto di vista remunerativo con benefit superiori rispetto agli altri, potendo vantare la partecipazione a tutti i 70 campionati organizzati finora e la qualifica di socio fondatore. Un Patto della Concordia che porterà addirittura 5 milioni di euro in più di bonus nelle casse di Maranello, mentre gli altri mantengono inalterati i loro compensi. Esattamente ciò che non avrebbe voluto la Mercedes, con Toto Wolff che voleva raggiungere un trattamento paritario alla “Rossa“.

Il diritto di veto resterà nelle mani della Scuderia, che potrà così decidere sulle novità regolamentari da introdurre, rifiutando quelle più indigeste. Anche McLaren e Williams hanno firmato il Patto della Concordia con reciproca soddisfazione, confermandosi team storici di questo mondo. Sino al 2025 i rapporti rimarranno quindi inalterati almeno per quel che concerne diritti e compensi, nella speranza che questo possa anche tradursi in pista in un attacco reale al monopolio delle “Frecce d’Argento“, imbattibili dal 2014. Un primo “buco nel muro”.

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Angelo Papi

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