Scomparso a soli 42 anni il 16 agosto nel 1977 Elvis Presley, viene rimpianto e ricordato a cavallo di Ferragosto in tutto il mondo.
Nonostante sia passato ormai quasi mezzo secolo dalla sua scomparsa e nonostante ormai sia più vasta la generazione di chi non l’ha mai visto cantare dal vivo di quella che ha assistito ai suoi show, il mito di Elvis è sempre molto forte. E non soltanto in America.
Elvis Presley e il garage di Graceland
Chi ha avuto la fortuna di ammirare la sua leggendaria dimora di Graceland, nei pressi di Memphis, ha avuto modo di vedere soltanto una parte di quella che è stata l’immensa collezione di auto del re del rock. Elvis, così come raccontano le sue biografie e così come è stato evidenziato in molti documentari, amava molto le auto sportive, in particolare quelle tedesche.
D’altronde, proprio in Germania, aveva trascorso alcuni anni significativi della propria vita come militare e lì aveva conosciuto il suo primo amore, la sua unica moglie, Priscilla Beaulieau, poi diventata famosa come attrice brillante al fianco di Leslie Nielsen nella saga del “La pallottola spuntata”. La leggenda racconta che Elvis le abbia offerto l’anello di finanziamento inginocchiandosi davanti ai lei alla luce dei fari della sua Porsche decappottabile.
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Un patrimonio scomparso
Molte delle auto di Elvis sono andate perdute, purtroppo. Ci fu anche molta polemica su questa vicenda perché alcune erano anche straordinarie, di grandissimo valore. La famiglia, nemmeno l’ex moglie e la figlia Lisa Marie, ne hanno saputo più niente dopo che l’agente, il colonnello Tom Parker, personaggio molto discusso al centro di grandissime polemiche per come sfruttò Presley, negli ultimi anni della sua vita con estenuanti spettacoli nonostante le sue condizioni facessero temere il peggio, fece un inventario di quelle che erano le proprietà del cantante alla sua morte. Pare tuttavia che moltissime di queste cose siano andate sparite.
Elvis, per esempio, aveva una straordinaria collezione di Cadillac perché era uno dei testimonial ufficiali della casa automobilistica. Stando alle testimonianze della sua servitù solo a Graceland ne esistevano almeno una cinquantina alcune delle quali erano pezzi unici, eseguiti completamente per lui. Una, molto famosa, gli fu regalata dalla casa automobilistica ed era rosa e azzurra. Fu realizzata appositamente quando la moglie annunciò di essere in attesa di un bambino che non si sapeva se sarebbe stato maschio o femmina. L’auto arrivò a Presley molto prima della nascita di Lisa Marie. Un’altra era color perla, decappottabile: con gli interni in radica e pelle rossa. La casa la battezzò Priscilla, come la moglie del re.
Di quelle auto non si sa assolutamente più niente.
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La sua prima Lincoln
Si sa invece che Elvis mantenne per lungo tempo, almeno una decina d’anni, la sua prima auto nuova. Una Lincoln del 1941 che, stando alla sua biografia, gli fu regalata dal padre Vernon con la promessa di “non mettersi nei guai”. Promessa mantenuta solo parzialmente dal cantante: perché con quella vettura Elvis ebbe almeno un paio di incidenti rovinosi e in uno di questi finì addirittura in un fiume, rischiando di annegare. Famosissima la Cadillac Fleetwood 60 del 1955 che Elvis, agli inizi della sua carriera, comprò il giorno dopo avere firmato il suo primo contratto con la RCA. Doveva ancora compiere vent’anni: andò in concessionaria e portò a casa quell’auto che definì “la macchina più bella che avesse mai visto”. Era blu: un colore che Elvis non amava particolarmente ma era l’unica disponibile in pronta consegna nell’autosalone.
Anche questa vettura ebbe una storia molto particolare. La macchina infatti, pare per una sigaretta abbandonata sul sedile posteriore, andò completamente distrutta in un incendio. Il giorno dopo il re del rock ne ordinò un’altra, identica, color rosa confetto, che utilizzò per alcune settimane prima di regalarla alla madre Gladys che nemmeno aveva la patente.
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La passione per le auto tedesche
Grande appassionato e cultore di auto tedesche Elvis Presley tornò dalla Germania, dove venne arruolato per il servizio militare quando era già ricco e famoso, con una bizzarra Messerschmitt, una KR200. Letteralmente era una Kabinroller, una sorta di scooter coperto a tre ruote, alimentato da un motore da 200cc di cilindrata. L’auto venne venduta nel 1957 a un commerciante, Bernard Lansky, che intuendo il valore della vettura ma soprattutto quella del suo originale proprietario, la mantenne in perfetto stato come pezzo da collezione fino alla sua morte, nel 2004.
Elvis amava molto girare con auto tedesche anche negli Stati Uniti. Una delle sue auto più conosciute è una BMW spider, la 507. Ma in realtà nella sua collezione comparvero diverse Porsche e numerose Volkswagen Maggiolino. La 507 fu un amore tardivo, nato quando Elvis Presley vide diverse star del cinema che l’avevano acquistata. Personalità come Alain Delon, James Dean, Ursula Andress a quel punto ne pretese tre: una bianca una rossa e una nera. Nella sua collezione non potevano certo mancare le Rolls Royce tra le quali spicca una Phantom 5 nera che è anche una delle poche auto che è rimasta nella collezione del cantante fino all’ultimo giorno. Altre Rolls Royce, una Silver Shadow e un’altra Phantom, furono invece vendute da soprattutto per motivi di carattere benefico.
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La Pantera “uccisa” a colpi di pistola
Molte sono le sue foto negli anni ’70 a bordo di una Pantera DeTomaso. Sono anche le ultime immagini che ci mostrano un Elvis Presley lei ormai affaticato e appesantito, reduce da un divorzio molto problematico, quando già frequentava la sua nuova fidanzata, Linda Thompson. Presley, che amava moltissimo quell’auto che però aveva alcuni problemi. Si racconta che “the King” sia stato lasciato a piedi in più di un’occasione dalla macchina. Ma l’ultima volta che accadde, esasperato, Elvis crivellò di colpi di pistola la macchina con uno dei revolver che portava sempre con sé. Quella di girare costantemente armato era una delle ultime fobie di Elvis.
La DeTomaso gialla che faceva parte della sua collezione viene venduta all’asta a un collezionista che non rivelò mai la sua identità. Da quanto si sa l’auto è ancora esattamente come Elvis gliela consegnò, con i proiettili incastrati nella carrozzeria.
Gli ultimi viaggi, soprattutto a Las Vegas, ci mostrano un Elvis quasi sempre a bordo o di lussuose limousine, Mercedes station wagon modello americano o di splendide Mercedes Pagoda decappottabili. Tutte auto della sua collezione che non si sa che fine abbiano fatto. Fedele al marchio che promosse per almeno vent’anni della sua vita Elvis fece il suo ultimo viaggio a bordo di una Cadillac, un carro funebre bianco avorio.
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