Non è certo la migliore posizione possibile per Fernando Alonso, 26esimo su una griglia di partenza con trentatre auto.
Ma l’ex campione del mondo sarà comunque al via della 104esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis.
Dopo il gravissimo incidente di venerdì scorso durante le prove libere, che aveva scatenato la preoccupazione della Renault che aveva di fatto chiesto al pilota, l’anno prossimo in Formula 1 con la casa francese, di ritirarsi, Alonso ha ripreso a girare senza per ottenere la qualificazione nella Superpole Shot.
In prima fila Marco Andretti, primo assoluto, il leader della classifica generale Scott Dixon e Takuma Sato, piloti che fin dalle prove di venerdì – quando Alonso aveva chiuso con il settimo tempo – si erano dimostrati estremamente veloci.
Per Marco Andretti, nipote del grandissimo Mario, è la prima pole a Indianapolis: per la famiglia si tratta di un ritorno in prima fila nella classica americana dal 1987.
Alonso dal canto suo cerca un’impresa storica: vincere la terza prova che gli garantirebbe la Triple Crown, il grande slam automobilistico, che viene assegnato a chi vince almeno una volta il Gran Premio di Montecarlo, la Le Mans e la Indy 500, l’unico successo che ancora gli manca.
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A dominare la scena sono soprattutto i motori Honda con un’unica eccezione. Quella del debuttante Rinus VeeKay della Ed Carpenter Racing, quarto e in seconda fila. Alonso dovrà vedersela con una compagnia di piloti particolarmente esperti e quotati che a Indianapolis hanno già vinto. Ccome Will Power, Simon Pagenaud ed Helio Castroneves – tutti davanti a lui che partiranno rispettivamente dal 22esimo, 25esimo e 28esimo posto. Per non parlare poi di Tony Kanaan proprio davanti a lui in 23esima posizione.
Fernando Alonso si dice comunque soddisfatto, l’incidente è alle spalle ed esclude che la sua partecipazione sia in dubbio: “Ci sono e corro per vincere – ha detto lo spagnolo – mi sento assolutamente bene, ovviamente non eravamo abbastanza competitivi per arrivare tra i primi nove e non siamo stati veloci come avremmo voluto ma ci sono tutte le condizioni per recuperare. La macchina ha ancora un ottimo margine di miglioramento. Anche se partiamo dalla coda sono sempre convinto che questa vettura sia meglio nel ritmo gara che in quello qualifica”.
Il suo pensiero è sintetizzato dal suo ultimo post su Instagram: “Sappiamo che è difficile, sappiamo che teoricamente è persino impossibile ma stiamo lavorando perfare in modo che si realizzi”.
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