Dopo la pioggia che ha caratterizzato tutta la settimana e le prove, il MotoGP di Austria si corre in condizioni di sole e pista asciutta.
Grande attesa per le KTM che corrono in casa ma sono reduci da prove contraddittorie con Pol Espargaro in evidenza e Binder, reduce dalla vittoria di Brno, molto in ombra.
MotoGP Austria, un incidente divide in due la gara
Il pauroso incidente alla curva tre che coinvolge Zarco e Morbidelli sfiorando almeno altri tre rider con Valentino Rossi decisamente miracolato da schegge e carene che volano da tutte le parti è lo spartiacque tra la prima parte del gran premio e la seconda che riparte con venti giri ancora da effettuare.
Incredibile che Morbidelli e Zarco si alzino con le proprie gambe e camminino fino al centro medico. In precedenza si registra il clamoroso errore di Quartararo che sotto la pressione di Oliveira e Vinales si appoggia sulla ghiaia.
Nella seconda parte scappa Miller controllato a distanza da Dovizioso che a undici giri dal termine presenta il suo biglietto da visita alla Ducati, poche ore dopo aver deciso di lasciare la casa italiana. Il suo attacco a Rins è da manuale. E vale il primo posto. Prima esce Pol Espargaro fuori dopo un contatto con Oliveira. Espargaro si rialza dopo essere andato lungo e non si accorge che sulla traiettoria c’è Oliveira che lo centra in pieno; incidente di gara evitabile per i due KTM. Poi è Rins a cadere, troppa foga per il pilota Suzuki che stava facendo una gara splendida e lottava alla pari con Dovizioso per il primo posto.
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Il capolavoro di Dovizioso
La cavalcata di Dovizioso fino al termine è uno splendido colpo di scena che arriva immediatamente dopo le brutte prove precedenti e la decisione non annunciata di chiudere con Ducati alla fine di questa stagione. Miller e Mir vengono distanziati mentre dietro Quartararo sprofonda di nuovo nelle retrovie, Binder si rifà sotto e Valentino Rossi è l’unico a reggere le sorti di una Yamaha che vede sia Vinales che i due del Team Petronas decisamente in ritardo. A sorpresa nelle ultime curve Mir infila Miller per il secondo posto ma davanti c’è solo Dovizioso.
Una vittoria straordinaria quella di Dovizioso che risolleva le quotazioni della Ducati ma soprattutto quelle del pilota italiano che ora scopre di avere tanti ammiratori tra le scuderie che hanno le idee poco chiare in vista della prossima stagione. E che forse in qualche modo fa riflettere anche la scuderia di Borgo Panigale di fronte a un divorzio che si poteva fare attendere e magari anche evitare.
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