Fernando Alonso ha subito il primo incidente nel corso delle prove libere della della 104esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis.
Mancavano circa sei ore e mezzo al termine delle prove libere del venerdì quando il due volte campione del mondo di Formula 1 stava inseguendo a piena potenza alcune vetture e si è scontrato contro la protezione laterale della pista.
È bastato che la vettura #66 di Alonso, la RuOff Arrow McLaren SP-Chevrolet salisse per pochi metri sulla striscia di cemento interna alla pista per rendere l’auto instabile. Alonso, in uscita dalla curva #4, ha provato a controllare la vettura che si è progressivamente spostata verso l’esterno della pista e ha urtato la protezione interna della pista con la ruota anteriore destra distruggendo braccetto e sospensioni.
Fernando Alonso, che non ha ripotato ferite nello scontro, è scivolato poi – a non meno di 160 km/h – di nuovo verso l’interno-pista fino dentro al corridoio di ingresso della pit lane controllando la vettura e fermandola prima dell’arrivo dei soccorsi. Prove sospese e controlli medici per l’ex Ferrarista che non ha riportato nessuna conseguenza e ha subito ricevuto l’OK per rientrare in pista. In quel momento Alonso aveva il sesto tempo assoluto.
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Scuro in volto per i danni riportati all’auto, Alonso è tornato verso il paddock dove ha commentato l’accaduto: “È l’ennesima dimostrazione di come a Indianapolis tu non possa permetterti la minima distrazione o il minimo errore, sono dispiaciuto per il lavoro extra che dovranno fare i meccanici. Purtroppo quando perdi il controllo della macchina il muro è inevitabile. Non è la prima volta. È un’altra lezione. Alla prossima session di prove ricominceremo da capo”.
La sessione delle qualifiche di Indianapolis si concluderà con la Pole Shootout di domenica che configurerà la griglia di partenza dell’evento in programma domenica 23 agosto, nel corso della notte italiana.
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Al termine delle prove Alonso è risultato ottavo in pista con il leader della NTT Indycar Series Scott
Dixon al comando dei tempi grazie a un giro da 39,8050 secondi a 226,102 miglia orarie di media. Impressionante il lavoro per perfezionare l’aerodinamica sulla sua Ganassi Racing Honda #9 che si è migliorata fino a ottenere il miglior tempo assoluto.
Dixon, che ha aperto la stagione 2020 con tre vittorie consecutive, era risultato il più veloce anche nelle prove di mercoledì. Dietro di lui Takuma Sato sulla Honda #30 Panasonic-PeopleReady con Marco Andretti al terzo posto sulla U.S. Concrete-Curb Honda.
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