Il caso Racing Point e la sanzione comminata alla scuderia potrebbero fare scuola in Formula Uno. Chris Horner, team principal della Red Bull, chiede chiarezza alla FIA.
La situazione della Racing Point continua a fare discutere in questo avvio di stagione di Formula Uno. La FIA ha infatti deciso di punire la scuderia, accusata di avere “copiato” l’impianto frenante della Mercedes 2019, con 7,5 punti per ogni monoposto e una sanzione pecuniaria di 400 mila dollari, ma limitandosi solitamente a quanto accaduto nel Gp di Stiria, mentre per le gare successive ci si è limitati a una reprimenda. Una mossa inaccettabile soprattutto per Ferrari e Renault, decise a presentare ricorso al Tribunale d’Appello.
Più defilata, almeno per ora, è invece la posizione della Red Bull, intenzionata comunque a saperne di più sui vincoli che devono essere rispettati dalle varie squadre. Quanto sta accadendo al “team Rosa” potrebbe quindi essere destinato a fare storia per tutte le realtà che operano nel Circus.
Potrebbe interessarti – Racing Point, la frecciata di Binotto: “È come copiare un esame”
La Red Bull non sembra essere intenzionata a presentare ricorso nei confronti della Racing Point, anche se c’è il sospetto che chi voglia farlo pensi di colpire, almeno indirettamente la Mercedes. Il team austriaco non ha comunque voluto restare in silenzio e chiede che la FIA possa prendere posizione in modo più chiaro: “Noi vogliamo che sia chiaro, per non lasciare spazio ad alcun equivoco, cosa pensi la FIA. Ogni squadra deve quindi sapere cosa sia consentito fare e cosa no – sono le parole di Chris Horner, team manager della Red Bull, in un’intervista a Motorsport.com -. Fino ad ora noi abbiamo sempre cercato di rispettare le normative che ci erano state prefigurate nel Patto della Concordia, ma è importante che non ci siano più dubbi in merito”.
Una situazione di questo tipo, però, indirettamente, chiama in causa anche la Mercedes. Un concetto che era stato tirato in ballo anche da Mattia Binotto, team pricipal della Ferrari, che aveva sottolineato come “copiare un compito sia possibile se qualcuno consente di farlo”. “Non si tratta di una situazione che coinvolge solo l’impianto frenante utilizzato – ha detto ancora Horner -. Tutto deve essere chiarito in modo tale da non lasciare spazio a interpretazioni. Anche la Mercedes è chiamata a chiarire la sua posizione. Se c’è una squadra colpevole di aver ricevuto dei pezzi, c’è di sicuro anche una squadra che li ha forniti. Vogliamo quindi sapere dalla FIA se questo significhi avere violato il regolamento o meno”.
Potrebbe interessarti – Sentenza Racing Point, Wolff contro la Ferrari: l’accusa
Ormai la tecnologia ha reso possibili cose che pochi anni fa potevamo solo sognarci. Questo veicolo…
Ogni anno vengono prodotte automobili nuove da far valutare ai tanti clienti che vantail mercato…
Tutti quanti, chi più e chi meno, conosciamo il marchio Dacia. Non è l'unico, però,…
Il tuo agente assicurativo ha un guadagno a dir poco interessante! Ogni volta che qualcuno…
Ma quali orologi di lusso, investi piuttosto in una di queste vetture. Il guadagno non è garantito ma è estremamente…
Incredibile ma vero, questa è l'auto di Simona Ventura: i fans non si aspettavano che fossero…