Sorridente e disteso Fabio Quartararo, anche se non è arrivata la terza vittoria consecutiva che tutti gli analisti avrebbero voluto per dare una sgrezzata ad alcune statistiche vecchie di quarant’anni.
Ma soprattutto con la serenità di chi sa di avere fatto il massimo e non poteva pretendere nulla di più.
Il settimo posto sul circuito di Brno gli ha comunque consentito non solo di mantenere la sua leadership in classifica generale ma addirittura di incrementarla. Quartararo difende il suo piazzamento: “Quando parti non sogni certo di arrivare settimo – dice in conferenza stampa – ma bisogna considerare le condizioni nelle quali sono partito. La gomma posteriore era fin dall’inizio in pessima condizione e quella anteriore ha cominciato a deteriorarsi quasi subito perché ho cercato di spingere molto, almeno all’inizio. Dunque non potevo aspettarmi di più. Sono contento di quello che ho ottenuto. La cosa più importante è stata arrivare a punti e questo settimo posto, in una delle gare forse più dure che mi sia mai trovato ad affrontare è un ottimo risultato”.
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Due gare in Austria con la MotoGP su un circuito che a Quartararo non dispiace ma non ha mai riservato grandissime soddisfazioni alla Yamaha: “È vero che qui la Yamaha storicamente non si è mai tolta molte soddisfazioni ma devo anche dire che la moto è estremamente performante e che sta andando forte. Poi c’è l’incognita del tempo: quando siamo arrivati le previsioni dicevano che avrebbe piovuto tutti i giorni, cosa che in effetti è accaduta anche se sempre e solo per non più di un’ora. Inutile aspettarsi il peggio, so di non avere mai provato molto qui sul bagnato e so che le condizioni potrebbero cambiare rapidamente. Nel caso cercheremo di adeguarci”.
La moto continua a dargli grande soddisfazione: “Le previsioni dicono pioggia sia nelle probe libere che nelle qualifiche, forse un miglioramento domenica. Vedremo. Il passo della moto è davvero buono. Dovremo fare i conti con una KTM che arriva da un risultato straordinario, che corre in casa che ha provato molto qui. Tutti, anche le KTM private come quella di Oliveira si stanno dimostrando molto performanti. In gara sono rimasto davvero molto colpito dalla velocità di Binder e dalla competitività della sua moto. Diciamo che in Austria spero di vederlo altrettanto veloce in prova e un po’ meno veloce in gara”.
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