È una comunità sotto shock quella di Castelmagno e della Valle Grana dopo l’incidente stradale che ieri ha provocato cinque vittime tra i giovanissimi frequentatori della vallata.
Lutto cittadino, sospesi tutti i festeggiamenti per il Ferragosto. Senza alcuna voglia di parlare gli abitanti della vallata, poche centinaia di persone tutte amiche o imparentate tra di loro, si sono chiuse in un rigoroso silenzio.
Incidente di Castelmagno, un lutto terribile
Alcuni dei ragazzi ancora ricoverati non sanno che gran parte della loro comitiva di amici ha perso la vita nell’incidente. Si parla di cinque giovanissimi tra gli 11 e i 24 anni del conducente dell’auto precipitata nello strapiombo ai piedi del rifugio a quota 1800 metri. Un angolo di paradiso che domina il paesino dove vivono tutto l’anno non più di sessanta persone. Erano andati a vedere lo spettacolo delle stelle cadenti e stavano rientrando a casa
I due feriti più gravi, ricoverati al CTO di Torino, stanno rispondendo bene alle terapie. Non sono in pericolo di vita. Ma il recupero fisico sarà lungo, e quello psichico durerà forse tutta la vita.
I feriti meno gravi se la caveranno in pochi giorni. La comunità invece da uno shock del genere resterà segnata per sempre. “Abbiamo perso la metà dei nostri giovani – dice Alberto Bianco, 52 anni, sindaco del piccolo comune di Castelmagno – e non ci sono abbastanza lacrime per una tragedia del genere. Non sappiamo cosa dire e penso a tutto quello che avremmo potuto fare per evitare una tragedia del genere. Qui rappresento lo stato e mi sento responsabile di quanto è accaduto. La pista sterrata è una strada privata, ma noi come Comune, pur avendo decine e decine di chilometri di strade da amministrare non abbiamo i soldi nemmeno per comprare due cartelli”.
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Zero soldi per strade e sentieri
Le strade che circondano il rifugio sono famose per le imprese del Giro d’Italia, Marco Pantani qui vinse una delle sue corse più leggendarie: “Ogni fine settimana – continua il sindaco – ospitiamo comitive di 3-400 ciclisti. Abbiamo sempre il timore che possa accadere qualcosa. Sono convinto che a causare l’incidente possa essere stata una fatalità, forse un animale, forse non lo sapremo mai. Ma quei ragazzi tutti insieme erano meravigliosi, amavano profondamente queste montagne ed erano una comitiva inseparabile. Unita, divertente… Come sindaco sono ferito e umiliato: lo Stato parla di miliardi da investire a destra e a sinistra ma la verità è che qui facciamo tutti politica sul territorio spendendo i nostri soldi senza ricevere un euro nemmeno per un parapetto o un guard-rail. Poi esprimono cordoglio…”
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Le indagini e le condizioni dei feriti
Il comune di Castelmagno conta sessanta abitanti in 15 chilometri quadrati con trenta chilometri di strade e decine di chilometri di piste e sentieri di montagna che vengono tracciati e segnati dai volontari, club di escursionisti o circoli del CAI. Sulle cause dell’incidente si sta ancora indagando. Sul fatto che in auto fossero in nove, su un possibile cedimento meccanico. Molto dipenderà dalle testimonianze dei ragazzi feriti che saranno ascoltati dal magistrato che ha aperto un’inchiesta quando le loro condizioni lo consentiranno.
“Sono state scritte molte cose che ci hanno ferito – conclude il sindaco di Castelmagno, che di mestiere è un insegnante – intanto non è vero che stavano salendo verso il rifugio. Stavano scendendo perché i ragazzi più giovani dovevano tornare a casa ed era quasi mezzanotte. E non è vero che andassero forte. La macchina, da quanto abbiamo capito, procedeva a passo d’uomo”.
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Le esequie
I funerali di quasi tutte le vittime si terranno domani, venerdì: sul corpo di Marco Appendino, il 24enne che era alla guida dell’auto, come prevedibile è stato previsto l’esame autoptico. La cerimonia funebre per la sedicenne Camilla Bessone, sarà officiata nel duomo di Cuneo, alle 10. A celebrare il rito sarà il vescovo Piero Delbosco che ieri ha fatto visita all’obitorio comunale: “È inutile sprecare parole in momenti come questo. Appena ho saputo sono corso qui per dare conforto a queste famiglie straziate”.
Nel pomeriggio di domani alle 15.30 presso la parrocchia di San Benigno, sempre a Cuneo, si terranno le esequie del 14enne Samuele Gribaudo, e contestualmente, nel Duomo di Fossano, quelle dei due fratelli Elia e Nicolò Martini, rispettivamente di 14 e 17 anni.
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