Andrea Iannone ha presentato ricorso dopo la squalifica di 18 mesi che gli è stata inflitta doping, ma i tempi per arrivare a una sentenza potrebbero allungarsi.
La stagione della MotoGP è solo agli inizi, ma spicca certamente un’assenza importante, quella di Andrea Iannone, che sta scontanto una squalifica per doping dopo essere stato trovato positivo al termine della gara in Malesia. Il pilota ha sempre manifestato a più riprese la sua innocenza. Pur avendo accertato la tesi dell’assunzione accidentale, frutto di una contaminazione alimentare), l’abruzzese è stato comunque sanzionato per 18 mesi e non potrà rientrare in pista prima del giugno 2021.
La situazione che sta vivendo “The Maniac” è però tutt’altro che incoraggiante. La Wada sembra infatti decisa a utilizzare questo caso per farne un esempio per tutti i protagonisti del Motomondiale e ha così chiesto un inasprimento della decisione. Per l’organismo, infatti, la penalizzazione più corretta dovrebbe prevedere addirittura una durata di quattro anni. Il centauro dell’Aprilia, però, non si è arrende ed è in attesa di capire quale sarà l’esito del suo ricorso. Il suo auspicio sarebbe quello di poter tornare in pista il prima possibile.
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Andrea Iannone sogna di tornare in pista, ma ce la farà?
La stagione del Motomondiale che stiamo vivendo è davvero particolare e prevede impegni a cadenza davvero ravvicinata. Basta un intoppo anche lieve per condizionare i propri obiettivi. Marc Marquez, vittima di un infortunio all’opera in occasione della gara di esordio, ne è la dimostrazione.
Non sta andando tutto per il meglio nemmeno per Andrea Iannone. Sta infatti diventando sempre più difficile pensare di poter rivedere l’italiano in gara in questa annata sportiva. Come riportato da Sky Sport, infatti, difficilmente la sentenza potrà arrivare prima di ottobre.
Questo scenario influisce così inevitabilmente anche sui piani dell’Aprilia. Finora la casa di Noale non è stata comunque con le mani in mano e ha provato a cautelarsi in vista del 2021, ben sapendo che il rischio di una sanzione aumentata non sia del tutto da escludere. Al team italiano piace Cal Crutchlow al momento senza alcun ingaggio in vista della prossima stagione, ma sarebbe bene sia per la scuderia sia per il pilota britannico sapere bene quale possa essere il proprio destino in tempi brevi. Tempi così lunghi per arrivare a una decisione definitiva non possono che essere un rischio per “The Maniac”. Il pilota di Vasto non è più giovanissimo e potrebbe restare fuori dai giochi quasi in modo definitivo.
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