Ferrari, l’estrema decisione di Binotto per aiutare Vettel a ritrovare un minimo di fiducia. Il campione tedesco si è sfogato dopo l’ultimo GP di Silverstone
La situazione di Sebastian Vettel in casa Ferrari è disperata. Senza usare giri di parole il quattro volte campione del mondo ha espresso tutto il suo disagio nelle comunicazioni radio dell’ultimo round a Silverstone. Una macchina per lui inguidabile e una strategia troppo penalizzante, almeno a suo avviso. Il tutto ingigantito da errori personali marchiani, come il testa coda nel corso del primo giro. In totale finora sono solo 10 i punti raccolti dal driver tedesco in questo primo scorcio di mondiale (5 gare). Una miseria ancor più stridente se paragonata ai buoni risultati raccolti dal compagno di box, Charles Leclerc. I due podi del monegasco hanno nascosto i limiti della vettura, facendo respirare Binotto e Camilleri, finiti nell’occhio del ciclone per la repentina perdita di competitività rispetto allo scorso anno.
Nonostante la strada sia ormai tracciata per il futuro, con l’arrivo di Carlos Sainz in rosso, uno stipendio da 40 milioni di euro non può essere “regalato” per un anno sabbatico. Ecco quindi la necessità di venire incontro alla necessità di Vettel, cercando di salvare il salvabile.
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Ferrari, l’estrema decisione di Binotto per aiutare Vettel: pronto un nuovo telaio
Secondo quanto riferito dall’esperto Leo Turrini, sulle colonne de “Il Giorno“, Mattia Binotto avrebbe deciso un estremo tentativo di aiuto nei confronti del suo alfiere. Viste le difficoltà di adattamento di Vettel alla SF1000, lontanissima dal suo stile di guida e più adatta alle caratteristiche di Charles Leclerc, potrebbe arrivare una mini rivoluzione. Un nuovo telaio in grado di massimizzare le caratteristiche aerodinamiche richieste dal quattro volte campione del mondo. Una macchina più guidabile all’anteriore e meno nervosa in curva. Il team principal di Maranello avrebbe affidato il compito al nuovo ds della Ferrari, Laurent Mekies, che si è già messo al lavoro.
Un gesto di apertura e di distensione nei confronti di un pilota che ha perso la strada maestra ma che può comunque vantare una lunga permanenza in rosso (2015). Domenica si va a Barcellona, un tracciato ostico per la Ferrari, come mostrato nei test invernali. A proposito di novità si potrebbe vedere la prima versione del nuovo muso stretto, per ottenere dei vantaggi in termini di resistenza all’avanzamento, uno dei grandi difetti della monoposto 2020.
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