Non sembra essere bastata la sentenza arrivata venerdì: i commissari di gara hanno deciso di convocare nuovamente la Racing Point per capire se il comportamento della scuderia continui a essere contro il regolamento.
Alla vigilia del secondo weekend di Silverstone la FIA aveva comunicato l’entità della sanzione ai danni della Racing Point, arrivata dopo il reclamo che la Renault aveva fatto nei confronti della scuderia britannica dopo il GP di Stiria, ripetuto anche al termine dei GP successivi. La penalizzazione è stata però piuttosto lieve e rifferita soprattutto alla prima corsa, mentre per gli eventi successivi ci si è limitati a una reprimenda. Grave l’accusa rivolta al team, quella di avere copiato l’impianto frenante dalla Mercedes, pur essendo consci del sodalizio tra le due realtà. Proprio per questo diversi avversari sono pronti a presentare ricorso.
La situazione si è però ripetuta nuovamente e così i commissari hanno deciso di saperne di più. Si ritiene infatti che siano state utilizzate ancora le prese dei freni posteriori ritenute illegali chiaramente nella sentenza di venerdì.
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Gli uomini della squadra di Silverstone si sono visti cancellare solo pochi giorni fa 15 punti dalla classifica costruttori (7,5 per ogni monoposto), oltre ad avere versato una cifra pari a 400 mila dollari come multa. C’era quindi la convinzione di avere pagato a sufficienza per il comportamento ritenuto irregolare, pur continuando a ritenere di essere nel giusto.
E invece alla FIA non tutto sembra quadrare nemmeno in questa occasione. Le prese contestate sarebbero infatti ancora presenti sulle due monoposto. Un atteggiamento che avrebbe avuto effetti anche sulla graduatoria, Lance Stroll è infatti finito sesto, mentre Niko Hulkenberg ha chiuso la sua gara ottavo.
Ora lo scenario sembra cambiato e la reprimenda decisa per gli appuntamenti successivi al GP di Stiria potrebbe non essere ritenuta più sufficiente. Insomma, i colpi di scena potrebbero essere davvero all’orizzonte, soprattutto ben sapendo che Ferrari, McLaren, Renault e Williams continuano a essere sul piede di guerra e decise a far valere le loro ragioni al Tribunale Internazionale.
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