Comunicata dalla FIA la decisione presa ai danni della Racing Point dopo il reclamo presentato dalla Renault in merito all’impianto frenante presente sulla monoposto rosa.
In occasione del Gran Premio di Stiria, seconda gara di questa stagione di Formula Uno, la Renault aveva presentato un reclamo ufficiale contro la Racing Point lanciando nei suoi confronti un’accusa decisamente pesante. L‘impianto frenante utilizzato dal team non sarebbe “originale”, ma piuttosto simile a quello utilizzato dalla Mercedes nel 2019 (le Frecce d’Argento forniscono alla scuderia anche il motore). Convinti di essere nel giusto, i francesi avevano poi ripetuto la protesta anche nei due Gran Premi successivi, Ungheria e Gran Bretagna.
La Fia aveva ascoltato in questi giorni entrambe le parti, ma non aveva ancora preso una decisione definitiva, che è stata comunicata in mattinata. La Federazione ha infatti deciso di accogliere il ricorso e procedere con una sanzione, anche se comunque non così pesante come qualcuno aveva ipotizzato in un primo momento. Sono stati infatti tolti 7,5 punti per ciascuna monoposto britannica usata nel GP della Stiria (si parla dei punti costruttori, non piloti) con un’ammenda di 200mila euro per monoposto. Non si è comunque voluto utilizzare una mano ancora più forte per quanto riguarda le due corse successive: in quel caso ci si è infatti limitati a una reprimenda. Nessuna conseguenza per i due piloti, anche se ovviamente sono stati i primi a poter beneficiare di questa scelta.
BREAKING: The FIA have upheld Renault's protest against Racing Point's car
The FIA have handed the team a €400,000 fine and a 15-point penalty#F1 pic.twitter.com/tW2Kr1C4j0
— Formula 1 (@F1) August 7, 2020
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La decisione della FIA ai danni della Racing Point – Le conseguenze
Pur essendo a conoscenza della collaborazione tra Racing Point e Mercedes, il regolamento parla chiaro. I freni sono infatti considerati un elemento fondamentale per ogni monoposto e non possono essere ceduti ad alcun team cliente.
Già prima di conoscere l’esito della decisione dei commissari, la scuderia si era comunque detta decisa a impugnare la sentenza. Al momento questa scelta non è stata confermata, ma se così fosse il prossimo passo sarebbe il ricorso presso la Corte d’Appello Internazionale, che è indipendente dai commissari della FIA.
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