Fabio Quartararo carico per l’appuntamento MotoGP a Brno. L’assenza di Marc Marquez non lo condiziona e non si mette troppa pressione.
Fabio Quartararo è approdato a Brno come leader della classifica MotoGP. La doppia vittoria di Jerez gli permette di essere primo a punteggio pieno.
E l’assenza di Marc Marquez anche in Repubblica Ceca alimenta ulteriormente il suo sogno di vincere il titolo 2020. Il pilota del team Petronas SRT Yamaha non vuole fermarsi, ambisce a fare tris in questo weekend anche per scoraggiare i suoi rivali.
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Quartararo in conferenza stampa ha espresso le sue sensazioni in vista di questo fine settimana a Brno: «Credo che Jerez fosse un po’ meglio per noi, per la Yamaha si comporta bene su tutti i tracciati. Qui ci sono un po’ di rettilinei in salita, ci manca un po’ di potenza ma non possiamo avere tutto. Faremo del nostro meglio per mostrare il nostro potenziale. Lavoreremo molto sul ritmo da domani».
Il pilota francese è felice delle sue vittorie, ma non sta riuscendo a godersele come vorrebbe a causa delle misure di sicurezza anti Covid-19: «Dopo le vittorie si festeggia con gli amici, però è stato difficile. Al rientro a casa ho dovuto usare la mascherina e non ho potuto abbracciare i miei cari. C’è stato dello stress, anche se avevo fatto ottimi risultati. Ma bisogna rispettare le regole».
MotoGP più facile di Moto3 e Moto2? Replica così: «No, non è così. Però in MotoGP mi sono subito a mio agio. Anche l’atmosfera è più professionale, ho ricevuto immediatamente grande sostegno dalla squadra. Mi hanno insegnato tante cose e ho sviluppato buon feeling dal test in Qatar, questo mi ha fatto aumentare la fiducia. Sono riuscito ad adattarmi in fretta».
Quartararo confessa che nel 2018 era preoccupato per il futuro, ma ha saputo reagire e guadagnarsi una chance importante in MotoGP: «La sensazione peggiore l’ho avuta in Argentina 2018, ero in 28esima posizione e mi chiedevo cosa stessi facendo. Non sapevo dov’ero. Ho cambiato del tutto il mio modo di pensare, ho fatto pure psicoterapia. Ho fatto passi avanti da allora, avevo vissuto uno dei momenti peggiori della mia vita ma ne sono uscito. Ero preoccupato, ma è stato bello superarlo e fare il salto in MotoGP».
Si parla poi dell’assenza di Marc Marquez nella lotta al titolo MotoGP: «A Jerez siamo partiti al 100%, questo sport presenta grossi rischi. Il campionato non cambia con o senza Marc per me. Si lotta per fare risultati e nello stesso modo indipendentemente dalla sua presenza».
Se domenica vincerà, sarà tra i pochi ad aver vinto le prime tre gare del campionato: «Non penso alle statistiche. Farò del mio meglio, non sono importanti i numeri. Devo pensare a lavorare e spingere tutto il weekend. Se avrò modo di vincere ci proverò».
Il rider francese non si mette troppa pressione nella corsa al titolo MotoGP 2020: «Non penso al Mondiale, penso gara per gara. Non mi sono trovato mai in questa situazione, non sarebbe corretto pensare al campionato alla terza gara. Penso a questo GP, c’è la pressione di sempre e vogliamo continuare a fare il buon lavoro fatto da Jerez. Abbiamo il potenziale per puntare a podi e vittorie».
Alla domanda social sul suo sogno per il futuro risponde ironicamente, ma non troppo: «Essere campione nel 2020, 2021 e 2022».
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