Per George Russell questo primo sorpasso ai danni di un avversario è la migliore notizia possibile e arriva in un momento non facile per lui ma nemmeno per la Williams.
Le buone prestazioni in qualifica, che lo hanno visto consolidare ancora una volta le sue prestazioni arrivando in Q2, purtroppo, non sono sufficienti.
Ci voleva qualcosa di più concreto e alla fine del Gran Premio, sfruttando come spesso accade l’inerzia di chi stava peggio di lui, il 22enne pilota inglese, ha superato l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen arrivando anche a fare pressione su Antonio Giovinazzi.
Le statistiche per Russell dicono che la classifica è ancora a zero ma qualche segnale di progresso comincia a vedersi. Il fatto che l’inglese sia arrivato per la terza volta consecutiva in Q2 tanto per cominciare. E poi questo primo sorpasso ai danni di un team avversario: “È stata una gran bella sensazione – conferma il pilota della Williams – è stata la prima volta in cui senza incidenti o problemi di altri siamo riusciti a superare una macchina avversaria sul semplice passo gara. A volte le prove mi hanno posizionato bene in griglia, ma se non riesci a tenere il passo di chi ti precede e finisci per essere risucchiato dagli altri, subendo un sorpasso dopo l’altro, non è una bella sensazione. È sempre molto difficile riuscire a difendersi da chi è più veloce di te. Stavolta sia io che Nicholas Latifi siamo riusciti a superare Kimi Raikkonen. E vedo questo come un elemento estremamente positivo e di buon auspicio per il nostro futuro. Avremmo voluto fare di più, anche il sorpasso su Giovinazzi era alla nostra portata ma è stato tutto un po’ più complicato. Però, per lo meno, ci abbiamo provato”.
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Ci sono voluti ben 25 gran premi per consentire a George Russell di completare il suo primo sorpasso in un Gran Premio di Formula 1. Per lui, in un certo qual modo, è un momento comunque storico. La gara era cominciata nel modo peggiore con una penalità in griglia a causa di un mancato rallentamento in regime di bandiere gialle. Poi via via la situazione è migliorata soprattutto quando i problemi sono toccati alle auto che lo precedevano. A fine gara, quando diverse macchine venivano attardate o messe fuori causa da forature, Russell ha deciso per una strategia conservativa: “Mi sono reso conto che c’erano problemi alle gomme non solo per me ma un po’ per tutti ho sentito via radio gli ingegneri e ho avvertito che le mie gomme erano davvero in pessime condizioni ho detto loro che volevo semplicemente arrivare a casa virgola e basta. E così ho fatto”.
Ironia della sorte: proprio mentre Russell concretizzava il suo arrivo sul traguardo, Latifi finiva fuori pista, vittima anche lui di una foratura che è stata confermata dal fornitore Pirelli solo dopo le analisi di laboratorio al termine della corsa.
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