Flavio Briatore giudica in modo fortemente negativo l’inizio di stagione della Ferrari e l’impossibilità della monoposto italiana di competere ad alti livelli.
L’nizio di stagione della Ferrari è stato certamente difficile. Difficile potersi aspettare di avere colmato del tutto il gap con la Mercedes, ma alla prova della pista la “Rossa” ha dimostrato di non riuscire a reggere il ritmo anche delle avversarie meno accreditate. Non è mancata nemmeno la sfortuna, come è accaduto quando Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno finito per mettersi fuori gioco a vincenda già a inzio gara nel GP di Stiria. Una mossa che era stata duramente criticata da Flavio Briatore, che aveva sottolineato come fosse un atto decisamente danno per la scuderia, al punto tale da poter ipotizzare una sanzione per entrambi i piloti.
L’ex team principal della Benetton conosce bene quali siano le difficoltà e le pressioni che si respirano nel Circus, soprattutto quando non si riesce a essere competitivi da tempo, ma è uno che non bada a mezze misure quando deve giudicare quello che accade in pista e fuori. E non si è smentito nemmeno in questa occasione, quando è stato chiamato a dire la sua nuovamente sull’andamento della “Rossa”.
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“La Ferrari è da resettare, esattamente come si fa normalmente quando un telefono finisce per impallarsi” – ha detto Briatore in un’intervista rllasciata al blog L’Insider.
Tra gli errori commessi dalla scuderia italiana, a detta di Briatore, c’è anche quello relativo alla gestione dei piloti. Questa è infatti una situazione particolare, in cui Sebastian Vettel sa già di dover concludere la sua esperienza con la “Rossa” a fine stagione, mentre Charles Leclerc si appresta a fare gli onori di casa a Carlos Sainz, in arrivo dal 2021.”Sebastian Vettel e Charles Leclerc non dovrebbero essere in competizione – ha detto ancora l’imprenditore -. Ora manca la leadership e questo si riflette anche nei risultati in pista”.
Non manca una critica anche per la scelta di puntare sullo spagnolo. Per la prima volta dopo anni, infatti, non ci sarà al volante di una monoposto qualcuno che ha già un titolo in bacheca. Una decisione che finisce però per influire anche sul rendimento tutt’altro che positivo del tedesco. “Sainz è bravo, ma non è uno Schumacher, si poteva aspettare e fermarlo” – ha concluso Briatore.
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