F1, l’innalzamento dei contagi da Covid-19 e la quarantena per chi torna dalla Spagna in Gran Bretagna potrebbe modificare il calendario
La Formula 1 si muove dentro scenari fluidi dovuti alla pandemia. Il circus rresta a Silverstone anche nel weekend dell’8-9 agosto per poi correre il GP di Spagna a Barcellona. Ma al momento, il premier Boris Johnson e il governo del Regno Unito hanno imposto la quarantena a chiunque faccia ritorno dalla Spagna. E buona parte delle scuderie impegnate nel Mondiale ha la sede in Gran Bretagna.
Il giornalista Joe Saward ha segnalato che, ad oggi, non ci sarebbero eccezioni per gli sportivi. Per cui, tutti dovrebbero mettersi in quarantena, per un numero di giorni ancora indefinito, senza nemmeno la certezza di poter poi partire per disputare il GP del Belgio il 30 agosto.
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F1, gli scenari possibili per il calendario
Di fronte a queste difficoltà organizzative, per i britannici il gran premio di Barcellona non sarebbe più così sicuro. Saward, che nel suo profilo Twitter si definisce un globetrotter della Formula 1 presente ad ogni gran premio dal 1988, sottolinea che la F1 ha bisogno di trovare un accordo per evitare che al Mugello si festeggi la gara numero 999 della Ferrari. E che la millesima, alla base anche della scelta di chiamare ufficialmente la vettura 2020 SF1000, sia il GP Russia a Sochi.
Si toglierebbe così alla Scuderia Ferrari e ai suoi tifosi un’occasione attesa con trepidazione. Dopo Spa, infatti, arriva la successione di due gran premi in Italia a settembre. Dopo Monza, come noto, si correrà al Mugello e sarà l’occasione di una festa molto speciale. Perché qui il Cavallino festeggerà i 1000 GP in Formula 1. Ma qualcosa potrebbe sconvolgere i piani.
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