Contrariamente a quanto si potrebbe pensare Freddy Mercury non era un grande appassionato di auto.
Nonostante avesse un patrimonio gigantesco, praticamente illimitato, in grado di consentirgli di comprare qualsiasi cosa volesse, Mercury ha sempre usato le auto come regalo piuttosto che come sfizio personale. Un altro vezzo per il leggendario frontman dei Queen, del quale oggi ricorrono i 30 anni dalla morte avvenuta nel 1991.
Freddy Mercury e la Mercedes regalata a papà
Ne regalò moltissime e a una in particolare resterà per sempre legato. Quando il rapporto di Freddy Mercury con i suoi genitori si chiarì definitivamente, e suo padre, il signor Bomi Bulsara, accettò una volta per tutte la istrionica personalità del figlio e la sua versatilità sessuale, Freddie si presentò a casa dei genitori con una meravigliosa Mercedes. È un episodio poco noto che viene sfiorato soltanto in alcune delle biografie ufficiali del cantante dei Queen e risale al periodo immediatamente precedente alla loro partecipazione al Live Aid.
La sorella minore di Freddie, Kashmeera, aveva raccontato al cantante che l’auto del padre, una vecchia Ford, era in riparazione da tre settimane. Mercury non se lo fece ripetere due volte e andò in concessionaria, comprò una Mercedes 380 SL e pretese che gli venisse consegnata nel pomeriggio per portarla direttamente al padre.
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Un’auto per fare la pace
I rapporti tra Freddy e suo padre Bomi erano sempre stati molto formali, a volte freddi e per qualche tempo si erano interrotti perché il papà non accettava che il figlio, con i suoi eccessi, fosse perennemente oggetto dei tabloid inglesi. Ci fu un lento lavoro di ricucitura da parte della sorella Kashmeera e della madre Jer per fare in modo che i due tornassero a parlarsi e ad abbracciarsi. Del rapporto tra i due racconta molto la biografia cinematografica “Bohemian Rhapsody” che, pur ignorando alcuni passaggi e romanzandone altri solo per pura funzione narrativa, sottolinea quanto fosse difficile per il padre della rockstar sopportare la personalità di un figlio così ingombrante. Quando Freddy arrivò a casa i genitori con la Mercedes 380 il padre, ovviamente, si offese. Per lui era un gesto troppo clamoroso.
Una coupé per mamma e papà
L’uomo, era ben lontano dalle manie di protagonismo del figlio non voleva mai dare nell’occhio. Lavorava come funzionario di cassa al consolato britannico e molte persone che lavoravano con lui hanno testimoniato che ogni qual volta che qualcuno si complimentasse per l’attività artistica del figlio lui abbassasse gli occhi e cambiasse discorso. Tuttavia, quella Mercedes in qualche modo li riunì. “Non posso accettare quella macchina” disse Bomi chiedendo al figlio di andarsene e di portarsela via.
Furono la madre e la sorella del cantante a fare in modo che quel regalo, in qualche modo, potesse essere accettato e diventasse un forte legame tra i suoi genitori. “Sarà l’auto con la quale andrete a passeggiare quando sarete in pensione” disse Freddy evidenziando il fatto che la 380 era sostanzialmente una macchina coupé per due persone. I Bulsara hanno conservato quella Mercedes per oltre 15 anni fino a quando non si sono trasferiti a Nottingham per stare vicini alla figlia che lì aveva messo su famiglia.
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Freddy Mercury, in Rolls Royce ma senza patente
Che fine abbia fatto questa macchina non si sa così come non si sa molto dell’unica macchina con la quale Freddie Mercury abbia accettato di posare personalmente. Si tratta di una Studebaker Champion del 1950. Mercury la amava molto perché gli ricordava le linee delle astronavi, altro dettaglio caratteristico della sua vita. Freddy era un appassionatissimo lettore di fantascienza. Proprio a questo sono dovute citazioni in numerosi video che riportano per esempio a Metropolis in “Radio Gaga” o al video di “Flash Gordon”. Freddy Mercury comprò la Studebaker come auto da collezione nel 1982.
La usò spesso soprattutto quando si trattava di girare per le strade di campagna, cosa che Freddy amava fare almeno un paio di volte alla settimana. Alcuni dei dischi dei Queen sono stati registrati in casolari di campagna abbandonati e allestiti come studi di registrazione, un altro dei suoi vezzi. Nel suo periodo trascorso in isolamento della band, a Monaco di Baviera, utilizzava invece una grossa Mercedes Benz 420 SEL. Se la portò anche a Londra utilizzandola praticamente sempre, fino alla sua morte.
La sua prima auto di rappresentanza fu una Rolls Royce Silver Shadow che, stando alle autobiografie, fu comprata quando Mercury non aveva nemmeno la patente. A scarrozzarlo, con una Mini Cooper, era la donna che gli sarebbe stata vicina per tutta la vita prima come compagna e poi come amica, Mary Austin.
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Un’auto da vera regina
Un altro degli sfizi che Freddie Mercury riuscì a togliersi nella sua rutilante esistenza fu l’acquisto di una vera e propria auto reale, una limousine della Daimler DS420 che sarebbe stata utilizzata da sua maestà Elisabetta II in persona. L’auto finì nella piccola collezione di Mercury, utilizzata anche per realizzazione di un documentario. Venduta come un ferro vecchio alla morte del cantante nel 1991, ebbe una fine ingloriosa.
Tra le auto più bizzarre mai acquistato dal cantante ci fu una Range Rover decappottabile che Mercury guidò sì e no dieci volte. Pare che il cantante non sopportasse l’idea di essere così alto rispetto alla strada e che la cosa lo mettesse in difficoltà soprattutto nei parcheggi. L’auto viene regalata a Roger Taylor, il batterista della band, che la mantenne per altri vent’anni .
Nessuna traccia invece della Aston Martin, della Triumph e di una vecchia Morgan del 1954 che Mercury acquistò quando voleva sposare Mary Austin. Il matrimonio non si fece mai e la macchina rimase nel suo cottage di campagna dove, probabilmente, fu rubata.