Formula 1

Red Bull fa autocritica su Albon “Gli serve una macchina più affidabile”

Nonostante una discreta seconda sessione di prove libere, la Red Bull di Alexander Albon ha incontrato un altro fine settimana decisamente poco brillante a Silverstone.

Alex Albon durante il gran premio di Silverstone, ottavo posto assoluto (Getty Images)

Solo un ottavo posto per Albon in Inghilterra. Nel corso delle ultime settimane si sono sprecate le speculazioni circa il futuro del pilota britannico di origine thailandese in forza alla scuderia di Mateschitz.

Red Bull pensa già di sostituire Albon?

Il re dei soft drink non va troppo per il sottile. È famoso per le sue decisioni improvvise e istintive. Il miliardario in persona, infatti, avrebbe intavolato una trattativa molto ricca pur di riportare in Red Bull Sebastian Vettel, ormai dichiaratamente fuori dalla Ferrari per l’anno prossimo. E questo, inevitabilmente, ha portato alcuni squilibri all’interno della scuderia e forse una insicurezza di fondo da parte di Albon. Da quando queste voci si sono fatte insistenti il pilota è andato incontro a prestazioni mediocri.

Tuttavia, a difendere il pilota, è sceso in campo l’ingegnere capo della Red Bull, Paul Monaghan affermando che il team ha bisogno di un’analisi ‘brutalmente onesta’ e che deve impegnarsi per fornire ad Alex Albon un’auto molto meglio bilanciata.
In effetti dopo il miglior tempo ottenuto nella sessione pomeridiana di venerdì la prestazione della Red Bull di Albon è letteralmente precipitata. Molto purtroppo è dovuto all’incidente avvenuto subito dopo l’ottimo riscontro cronometrico quando l’auto, protatonista di un violento sovrasterzo alla Stowe, si è schiantata contro le barriere protettive. Da lì, in pratica, Albon non è più riuscito a ripetere le stesse prestazioni. Problemi elettrici, poi meccanici. Un Gran Premio sostanzialmente opaco senza mai trovare la continuità e l’efficacia del venerdì

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A sinistra il capo degli ingegneri della Red Bull Paul Monaghan con James Allison, direttore tecnico della Mercedes (Getty Images)

Le responsabilità della scuderia

Red Bull, senza puntare l’indice contro il pilota, cosa peraltro troppo facile anche se da più parti si parla addirittura di una possibile sostituzione riportando nella scuderia maggiore Gasli che sta facendo molto bene in Alpha Tauri, riconosce che i problemi ci sono. Albon al momento ora lavora con Mark Webber e l’ex ingegnere di Daniel Ricciardo, Simon Rennie, ma sta affrontando tutta una serie di difficoltà legate a un

rimpasto tecnico all’interno della scuderia che evidentemente non lo ha messo a suo agio.

Anche Monaghan riconosce che i problemi ci sono: “Sapevamo che avremmo trovato difficoltà a Silverstone perché la nostra vettura ha sempre è sempre un po’ instabile quando deve confrontarsi con il vento ma è indubbio che le prestazioni sono state inferiori alle aspettative. Soprattutto dopo che nelle prove libere la macchina si era dimostrata estremamente competitiva anche con le migliori. Le qualità di Albon non si discutono. È un ottimo pilota, dobbiamo trovare il modo di ritagliarli addosso la migliore macchina possibile. Credo che sia un problema di equilibrio. Sicuramente l’incidente di venerdì non ci ha agevolato e le cose si sono fatte più complicate del previsto. Ma è un dato di fatto che in questo momento l’auto di Albon è meno performante rispetto a quella di Cerstappen. E la scuderia deve porre rimedio”.

Una difesa d’ufficio, probabilmente suggerita dal management della scuderia, che in qualche modo mette al riparo Albon dalle voci sempre più pressanti di una possibile sostituzione. Ma che conferma che i problemi in Red Bull ci sono considerato il gap tra la competitività di Verstappen e quella del suo compagno di scuderia.

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Stefano Benzi

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