F1 GP Silverstone, Hulkenberg non parte: cosa è successo

Nico Hulkenberg è un pilota esperto, che ha corso 177 gran premi senza essere mai salito sul podio. Chiamato all’ultimo per sostituire Sergio Perez, non prenderà parte al GP Silverstone

Nico Hulkenberg: carriera, statistiche e curiosità del pilota tedesco
Nico Hulkenberg: carriera, statistiche e curiosità del pilota tedesco

Nico Hulkenberg è il pilota in attività con più gare disputate senza mai andare a podio. Sognava di poter cancellare lo zero a Silverstone, dopo essere stato chiamato in extremis a sostituire Sergio Perez. Ma la sua Racing Point ha un problema alla power unit e non prende parte alla gara. E’ il primo ritiro per un pilota senza nemmeno schierarsi in griglia da GP Malesia 2017 (Kimi Raikkonen).

In un’intervista per il sito della F.1 del 2017, si è raccontato come una persona a cui piace starsene rilassato sul divano quando non è in pista. Goloso di cioccolato, ha paura dei ragni. A scuola, le maestre lo descrivevano come un ragazzino che non prestava particolare attenzione alle lezioni.

Scopriamo anche che colleziona monete e tende anche allo shopping quasi compulsivo, gli è capitato di acquistare anche un orologio non particolarmente economico ma il giorno dopo ha realizzato che non gli piaceva.

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Hulkenberg, una carriera da promessa mancata

Per tutta la carriera, l’hanno considerato meritevole di una grande occasione. Avrebbe dovuto essere l’erede di Michael Schumacher, ma alla fine le occasioni per emergere nei top team sono sempre andate a qualcun altro. Così, il suo miglior risultato lo festeggia fuori dalla Formula 1.

Campione nazionale di kart, ha vinto la Formula BMW tedesca nel 2005 all’ultima gara su Sébastien Buemi. Quinto nella Formula 3 nazionale l’anno successivo, ha trionfato per la Germania alla A1GP World Cup of Motorsport del 2007 a 19 anni. La stagione termina con il primo test in F1 alla Toyota.

Inizia a lavorare come pilota tester per la Williams e continua a brillare nelle serie minori. Notevole il titolo al debutto nella GP2 del 2009. L’anno successivo la Williams lo promuove come compagno di squadra di Barrichello. Non gli basta un sesto posto in Ungheria e una sorprendente pole position in Brasile per conservare il posto. Al team servono i soldi degli sponsor di Pastor Maldonado.

Nel 2011 è riserva alla Force India, tornando titolare solo dal 2012. Finisce quinto a Valencia, quarto a Spa-Francorschamps e a Interlagos tiene dietro Hamilton per una trentina di giri.

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Hulkenberg in F1, dalla Sauber alla renault

Nel 2013 entra alla Sauber. Per molti è una sorta di test per un futuro in Ferrari. Di fattoc come poi sarà per Leclerc arrivato al Cavallino attraverso l’Alfa Romeo, erede del team. Quinto a Monza, quarto in Corea, chiude il Mondiale al decimo posto. Ma ancora una volta, la sua squadra non lo conferma e le big lo snobbano. Così torna in Force India che nel 2014 monta i motori Mercedes. Chiude sei volte in top-6 nelle sue prime sette gare, ma il budget per sviluppare la macchina manca e finisce nono nel Mondiale.

Il tedesco ha un ruolo non secondario nel quarto posto della Force India nella classifica costruttori del 2016, l’anno in cui corre con Sergio Perez e spesso lo batte in qualifica. Ma il podio ancora gli sfugge.

Nel 2017 passa alla Renault e solo una volta, per una penalizzazione di 20 posizioni, fa peggio del compagno di squadra in qualifica al primo anno. Anche nel 2018 impressiona, va a punti undici volte, è settimo nel Mondiale e in più occasioni brilla più del compagno, Carlos Sainz junior, prossimo Ferrarista. Però è anche coinvolto nel maxi-tamponamento a Spa alla prima curva e perde il quinto posto ad Abu Dhabi per un incidente con Romain Grosjean.

Il 2019 è un anno difficile, Ricciardo lo batte 12 volte in qualifica, e l’uscita di pista all’ultima curva gli toglie la possibilità di un primo podio in carriera, in casa a Hockenheim.

La vittoria a Le Mans

Tuttavia, è fuori dalla Formula 1 che Hulkenberg si gode il grande successo. A Le Mans, nel 2015, firma per guidare una Porsche 919 ibrida nel team LMP1. Ne fanno parte Earl Bamber e Nick Tandy. Hulkenberg celebra un trionfo storico. Dal 1991 non si vedeva un pilota di Formula 1 imporsi in una gara simbolo del motorsport.

Hulkenberg in F1, numeri e statistiche

In carriera, il tedesco ha preso parte a 177 gran premi in 10 stagioni. Ha avuto 14 compagni di squadra e ottenuto una sola pole, a Interlagos nel 2010. Solo in un’altra occasione è partito in prima fila, in Austria nel 2016. Ha completato due giri veloci e ottenuto in totale 511 punti, ovvero 2,89 di media per gara.

I risultati migliori restano i tre quarti posti al GP Belgio del 2012 e del 2016, e al GP Corea del Sud del 2013.

Si è ritirato 38 volte nei GP disputati, escluso Silverstone 2020, e ha trascorso 43 giri in testa. In qualifica, si è posizionato in media tra il decimo e l’undicesimo posto (10,59), e in gara tra il nono e il decimo (9,41).

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