Guarda la sintesi del GP Silverstone di Formula 1, quarta prova del Mondiale 2020. Incredibile il finale che ha acceso una gara sonnolenta
Finisce su un cerchione, con la gomma anteriore sinistra squarciata e le vibrazioni sulla sua Mercedes. Ma vince Lewis Hamilton e avvicina le 91 vittorie di Michael Schumacher, record in Formula 1. Ora ne mancano cinque al britannico, che conquista il settimo successo in casa dopo la settima pole position.
Una gara sonnolenta si accende nel finale. A tre giri dalla fine problemi per Bottas, che ha cedimento alla gomma anteriore sinistra, per un problema di usura, identico a quello che subito dopo avrà Hamilton. Secondo Verstappen, che sogna anche la vittoria all’ultimo giro. Terzo un solido e costante Leclerc. Nel finale si sfalda anche la gomma di Sainz. Succede di tutto, e Vettel, per effetto dei ritiri, rientra in zona punti, decimo.
Il primo colpo di scena matura prima ancora del via. Problemi alla power unit per la Racing Point di Hulkenberg, chiamato in extremis per sostituire Sergio Perez. Il tedesco non parte nemmeno, è il primo ritiro prima del via da Malesia 2017.
Bottas prova a bruciare Hamilton, mentre Leclerc duella subito con un Verstappen deciso e sportivamente “cattivo” che raggiunge i 106 GP in carriera, gli stessi corsi in carriera dal padre Jos. Parte bene Sainz, che guadagna un paio di posizioni. Va subito fuori Magnussen, che perde la ruota anteriore sinistra in un contatto con Albon: safety car alla fine del primo giro. Il thailandese della Red Bull verrà penalizzato di cinque secondi. Le sconterà al secondo pit stop.
Non cambiano le posizioni alla ripartenza. Hamilton stacca il compagno di squadra, dietro Leclerc si affaccia il prossimo ferrarista Sainz. La Renault conferma di avere un passo competitivo, come emergeva anche dalle prove libere. Non decolla Vettel, che non sale dal decimo posto e monta le gomme soft.
I tempi si cristallizzano. Le Mercedes viaggiano sull’1.30 alto, le Red Bull sull’1.31, Leclerc e Sainz galleggiano sull’1.32. Al tredicesimo giro, però, all’entrata della Becketts il botto di Kvyat (cedimento alla gomma, dritto sulle barriere) cambia tutto. Rientrano tutti i piloti dall’ottavo in giù, e al giro successivo gli altri. “Mi dispiace così tanto” si sfoga il russo, quasi in lacrime, via radio.
I top driver scelgono un set di gomma dura: Hamilton, rispetto a Bottas o Verstappen, non ha un treno di medie nuove.
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GP Silverstone, la sintesi della gara
🏁 TOP 10 FINISHERS 🏁
Hamilton 📸
Verstappen
Leclerc
Ricciardo
Norris
Ocon
Gasly
Albon
Stroll
Vettel#BritishGP 🇬🇧 #F1 pic.twitter.com/Eqzj8C2FmB— Formula 1 (@F1) August 2, 2020
La safety car rientra alla fine del 18° giro, Ricciardo tenta di attaccare Norris che si difende alla grande e attacca anche Sainz. Interessante la strategia di Grosjean, che è l’unico con le medie a metà gara: partito 17°, è risalito fino al sesto posto.
Il francese difende la posizione contro Sainz alla Brooklands, anche se il pilota McLaren lamenta che ha cambiato direzione. I commissari sono dello stesso avviso e lo avvertono con una bandiera bianca e nera. Sainz, e poi Norris, superano comunque Grosjean.
Lewis Hamilton mantiene un vantaggio tra il secondo e mezzo e i due secondi su Bottas, Leclerc scivola in un limbo: 18″ da Verstappen. Per una monoposto doppiata due settimane fa, un progresso evidente. Anche se da dietro risale Sainz, ma non tanto da metterne in discussione la quarta posizione.
Nel finale bene Gasly, il migliore in pista, che attacca e supera anche Stroll. E’ il preludio a un ultimo giro di pura follia sportiva.
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