Non tutti hanno condiviso la decisione di Marc Marquez di provare a tornare a gareggiare in Andalusia a pochi giorni dall’operazione all’omero destro.
Marc Marquez ci ha provato a correre a Jerez dopo l’infortunio della prima gara, ma non ce l’ha fatta. Era difficile riuscire nell’impresa dopo l’operazione subita all’omero destro fratturato.
Ha sorpreso tutti vederlo nel paddock MotoGP in Andalusia a soli due giorni dall’intervento. Sorprendente anche che abbia superato la visita dei medici per l’idoneità a correre. Tuttavia, una volta salito sulla sua Honda sono emerse delle difficoltà fisiche che erano preventivabili. Apprezzabile, comunque, il tentativo del campione.
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MotoGP, Guidotti commenta Marquez
Francesco Guidotti, team manager Pramac Racing Ducati, non condivide quanto fatto da Marquez a Jerez: «Secondo me è stato un rientro affrettato – ha dichiarato a Motorionline.com – se lo sarebbero potuto risparmiare. Avrebbe avuto senso se fosse stata l’ultima gara e in gioco c’era qualcosa. Ma è giovane, veloce, non ha niente da dimostrare e una gara in più non avrebbe cambiato le cose. Io avrei aspettato e non lo avrei fatto rientrare così presto».
Secondo Guidotti è stato preso un rischio inutile da parte di Marquez e della Honda. In parte comprensibile la voglia del pilota di correre e di non perdere troppi punti nella corsa al titolo MotoGP, però trattandosi solo del secondo gran premio stagionale il manager italiano ritiene che non servisse forzare i tempi.
Ovviamente il fenomeno di Cervera è stato cauto e attento quando ha girato in Andalusia, però una nuova caduta avrebbe potuto provocare conseguenze ancora più negative. È stato saggio rinunciare a gareggiare.
Rivedremo Marquez in pista la prossima settimana a Brno, dove proverà a ridurre il gap di punti da Fabio Quartararo e Maverick Vinales. Bisognerà vedere se le sue condizioni fisiche glielo permetteranno.
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