Christian Horner ha fatto il punto della situazione in casa Red Bull, dove si sperava di essere più vicini a Mercedes. Accenno anche al caso Racing Point.
In casa Red Bull le aspettative per il campionato 2020 di Formula 1 erano molto positive. I test invernali erano stati buoni, ma le prime gare hanno evidenziato che c’è gap rilevante rispetto a Mercedes.
La scuderia di Milton Keynes pensava di poter subito lottare per vincere, invece la realtà è stata diversa. Oltre che a livello di motore, pure sul telaio servono dei miglioramenti. Non sarà semplice riuscire a battagliare con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
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Formula 1, Horner fa il punto in casa Red Bull
Christian Horner, team principal Red Bull, ha così parlato da Silverstone sulla situazione della squadra rispetto alla Mercedes: «A Barcellona nei test avevamo visto qualcosa di incoraggiante. Avevamo introdotto alcuni pezzi che non si sono comportati come previsto in Austria e Ungheria. Stiamo analizzando perché hanno condizionato negativamente l’auto. Vogliamo rovesciare la situazione. Vedremo i progressi, ce ne sono stati già in FP1».
Al manager inglese viene anche chiesto del motore Mercedes, che secondo le indiscrezioni avrebbe avrebbe più 20 cavalli di quella Honda montato sulla Red Bull: «Il problema non è solo la power unit – spiega – perché loro hanno anche un ottimo telaio. Dobbiamo risolvere i problemi in entrambe le aree. Stiamo lavorando a stretto contatto con la Honda per ridurre il gap sulla Mercedes in gara».
Infine Horner è stato interpellato sulla decisione del team di non fare ricorso contro la Racing Point, accusata da Renault (e non solo) di aver copiato la Mercedes 2019: «Perché la Renault aveva già fatto la protesta, noi comprendiamo pienamente il motivo del reclamo. Aspettiamo con grande interesse di vedere l’esito adesso».
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