Yamaha ha fatto una doppietta e una tripletta nelle due gare MotoGP a Jerez, in Andalusia, ma ha lasciato la Spagna con delle problematiche importanti.
Sono passati solamente due gran premi e in casa Yamaha c’è già un po’ di preoccupazione per quanto riguarda i motori. Il doppio appuntamento di Jerez ha messo in mostra dei problemi di affidabilità.
Mentre praticamente tutti i piloti MotoGP hanno utilizzato solo due motori, in Yamaha è andata diversamente. Valentino Rossi, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli ne hanno usati quattro e Maverick Vinales tutti i cinque a disposizione.
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MotoGP, Yamaha preoccupata dai motori: rischio penalità
Inoltre due propulsori, uno del Dottore e l’altro del compagno, sono stati mandati in Giappone per dei controlli dopo la prima gara. Da ricordare che nel primo GP c’era stato il ritiro di Rossi per problemi di motore e che nel secondo è stato Morbidelli a doversi fermare.
Sarà difficile riuscire a completare il resto della stagione con i propulsori rimasti a disposizione. È molto probabile che in Yamaha si possa andare incontro alla penalità prevista nel caso in cui fosse necessario utilizzare un sesto motore, andando quindi oltre i cinque previsti dal regolamento.
Cosa succederebbe se si rendesse necessario utilizzarne un altro? Le regole vigenti prevedono che il pilota deve partire dalla corsia dei box in gara. E tale penalizzazione si ripete ogni volta che si montano ulteriori nuovi propulsori in GP successivi.
Insomma, la corsa diventerebbe fortemente compromessa dato che lo start dalla pit-lane rende complicato pensare di fare una maxi rimonta fino alle posizioni che contano. Già entrare in zona punti può essere un traguardo. Ovviamente, bisogna sempre vedere la pista e l’evoluzione della gara, ma sicuramente vengono persi molti punti con questa penalità.
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