Il 2021 potrebbe portare novità importanti nell’ambito del campionato mondiale di Formula 1. Si parla di nuovi gran premi ma soprattutto di nuovi investitori e anche di nuove scuderie.
L’agenzia russa TASS, sotto questo aspetto, ha ufficializzato alla notizia di un team pronto a investire molti soldi per garantire una scuderia nazionale interamente russa fin dall’anno prossimo…
Che in Russia l’interesse per la Formula 1 sia altissimo, si parla di milioni di telespettatori per ogni gran premio, è evidente. Il tutto nonostante non ci siano motori russi o società automobilistiche direttamente equivalente nella produzione dei veicoli attualmente impegnati nei gran premi. Ma se c’è una cosa che in Russia non manca sono gli investitori, in modo particolare quelli che arrivano dal settore petrolifero e dei gas naturali.
La notizia della possibile nascita di una scuderia russa immediatamente scatenato l’entusiasmo di tutti gli appassionati dell’est e a costretto anche il responsabile del progetto Formula 1, l’amministratore delegato della compagnia Ross Brawn, a un commento: “É vero, abbiamo moltissimi interessi da parte di costruttori e imprenditori russi per la creazione di una scuderia e il successo dell’organizzazione del prossimo gran premio di Sochi è una conferma che testimonia quanta attenzione ci sia su questo argomento nel paese ma pensare che già dall’anno prossimo avremo una scuderia tutta rossa mi sembra prematuro… Ne stiamo parlando e ci sono molte buone possibilità perché la cosa si possa concretizzare magari dal 2022”.
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In teoria non si tratta di una novità. Ci sono state due scuderie russe in precedenza nel campionato mondiale di Formula 1: la Midland (2006) e la Marussia (2012-2014). E attualmente c’è il pilota russo Daniil Kvyat che corre per la Scuderia AlphaTauri, succursale del più ampio progetto Red Bull.
Il fatto di avere una scuderia russa all’interno del circus è un motivo di grande interesse anche per la Formula 1 perché questo garantirebbe non soltanto un gran numero potenziale di spettatori in più ma uno, forse addirittura due gran premi e soprattutto un gran numero di sponsor di enorme peso internazionale.
Tuttavia Ross Brawn, sotto questo aspetto, preferisce mordere il freno: “Abbiamo bisogno di un periodo di stabilità dopo questa pandemia globale e c’è anche la necessità di garantire che le nuove regole si stabilizzino dal 2022. Al momento abbiamo una grande griglia con dieci squadre entusiasmanti e se vogliamo allargare il campo dei partenti è solo per avere ancora più competizione e un livello sempre più alto. Chi deciderà di entrare deve sapere che il nostro lavoro sarà sempre e comunque rivolto al contenimento dei costi, alla limitazione dei budget e a un montepremi distribuito in modo più equo. Non vogliamo che si creino squilibri all’interno di un bilancio che dovrà essere sempre più attento e sostenibile. Ma se ci sono possibilità concrete per rendere il campionato più ampio e interessante, le prenderemo in considerazione”.
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Dietro alla creazione della nuova scuderia russa ci sarebbero proprio gli organizzatori dell’imminente Gran Premio di Sochi, fissato nel fine settimana tra il 25 e il 27 settembre. Brawn è entusiasta di questo appuntamento: “Sochi è un posto fantastico ed è sempre bello andare a correre lì. In Formula 1 siamo sempre attenti alla crescita e al miglioramento e in Russia c’è un’attenzione davvero straordinaria su tutto quello che facciamo. I nostri partner di Sochi sono pronti a impegnarsi anche per i prossimi anni e si stanno dimostrando molto abili e preparati. Non ho dubbi che se dovesse arrivare una squadra russa, patrocinata dagli imprenditori nazionali del paese, sarebbe una grande realtà sicuramente competitiva”.
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