Parte la stagione NBA in un clima di grande incertezza ma anche di profonda tristezza. Sarà il primo anno senza il mito di Kobe Bryant a bordo campo dopo la tragedia che ha provocato la morte improvvisa di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi.
Ma sarà anche la prima stagione senza stelle storiche del campionato professionistico americano: negli ultimi anni hanno lasciato miti come Dirk Nowitzki, Dwayne Wade o Tony Parker e altri si stanno avviando verso la fase finale della loro carriera.
Kevin Durant è il simbolo di un NBA che pretende attenzione
Negli Stati Uniti c’è sempre una disperata ricerca al fuoriclasse, al personaggio dell’anno, all’uomo simbolo che possa reggere sulle spalle l’immagine di una stagione che inizia in sordina e tra mille difficoltà organizzative a causa della pandemia e del Lockdown. Kevin Durant è sempre di più l’uomo del momento. Due volte campione NBA (2017 e 2018) ha portato a casa non solo l’anello del titolo ma anche il riconoscimento di MVP assoluto delle finali. Presente a dieci edizioni consecutive dell’All Star Game, Durant è un personaggio ricco di creatività. Un vero innovatore.
In questo momento è uno dei testimonial più ricchi e richiesti tra le superstar dello sport americano. Le statistiche dicono che guadagna in pubblicità e attività promozionali il 20% in più di quello che incassa da un ingaggio che è tra i maggiori del campionato. A questo ha saputo abbinare con grande intelligenza un’immagine pubblica che rende un sacco di soldi anche sui social. I suoi vlog su You Tube sono seguiti da milioni di persone e fruttano un bel gruzzolo con poca fatica.
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Diciotto Camaro, una per ogni anno di carriera
La sua grande passione sono le auto, uno status symbol che Durant riconosce come propria debolezza… “Ho sempre desiderato avere auto importanti e costose e ora che posso permettermelo ammetto di avere qualche problemino con lo shopping compulsivo. Diciamo che di sfizi me ne sono tolti parecchi” ha raccontato in una intervista alla ESPN prima di questa stagione.
Durant ama le Chevrolet Camaro: ne ha comprate diciotto, una per ogni anno di attività dal 2007 – quando esordì a Seattle – allo scorso anno. Ogni anno un modello diverso e di colore diverso. E le ha conservate tutte. É la sua collezione che sfoggia a seconda dell’umore, del tempo o del vestito che decide di indossare. Quella che ama di più è quella comprata nel 2011, una Camaro SS rosso fuoco con cerchi in lega ton sur ton e una Camaro ZL1 Extreme Track Pack comprata nel 2018 due giorni dopo avere vinto il secondo titolo consecutivo.
Lo scorso anno però Durant si è tolto uno sfizio che aveva da tempo e ha ordinato una Ferrari California. La concessionaria esponeva anche una vecchia Camaro SS, del 1971, una macchina elaborata per la pista, un po’ malridotta ma in vendita. Con una ‘mancetta’ da 10mila dollari Durant si è portato a casa anche quella e ora la sta restaurando.
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