Il bassista dei Coldplay, Guy Berryman non è soltanto un grande musicista ma anche un collezionista d’auto: in particolar modo di Porsche.
L’amore per i motori in Guy Berryman, nasce forse ancor prima di quello per la musica. A far scattare la scintilla fu la Triumph TR3A. Suo padre negli anni ’80 ne possedeva una e spesso lo trovava in sella intento a viaggiare con la mente. Il bassista dei Coldplay, che ha addirittura studiato ingegneria meccanica all’University College di Londra, oggi possiede un parco macchine davvero invidiabile, ricco di pezzi da collezione. In particolare, ad attrarre la sua attenzione le Porsche del passato, di cui può vantare esemplari davvero unici.
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Guy Berryman, bassista dei Coldplay: Porsche inestimabili nel suo garage
Una passione, diventata quasi un secondo lavoro, quella per i motori di Guy Berryman, bassista dei Coldplay. Il noto musicista scozzese, oltre a far parte di una delle band più di successo al mondo, è infatti anche un restauratore d’auto d’epoca. Un hobby che lo ha portato finanche a divenire direttore creativo della nota rivista trimestrale The Road Rat. Non poteva, quindi, che essere anche un collezionista di gioielli automobilistici del passato.
Ed è proprio di questi che dato sfoggio nel corso di un tour organizzato e raccontato da Porsche all’interno della sua villa nel Cotswolds, il regno del suo parco auto. Berryman ha dichiarato, in occasione della visita, di nutrire profondo interesse nei confronti dell’ingegneria e di essere affascinato da ciò che si nasconde sotto il cofano di un’auto. Tutte le sue macchine, proprio in tal senso, nascondono un qualcosa di unico.
Il bassista dei Coldplay ha una particolare propensione, come anticipato, per le auto d’epoca e spiega anche il motivo: “Ritengo – spiega alla nota casa di Stoccarda- che negli anni ’50 e ’60 il design fosse ad un livello superiore, ciò grazie al fatto che i disegni erano tutti realizzati a mano. Per questo proprio in questi anni le forme erano molto nitide“. Il suo obbiettivo di restauratore è, quindi, quello di lasciare inalterati i prodotti su cui lavora lasciando l’impronta di fabbrica.
Da grande estimatore e purista, all’interno della sua collezione i pezzi più pregiati sono di una casa che ha costruito la storia delle auto da corsa: la Porsche. Il garage del bassista dei Coldplay pullula di esemplari unici prodotti dalla casa di Stoccarda.
In primis una 911S del 1967, restaurata in ogni minimo dettaglio che si affianca ad una 914/6 convertita in GT. La lista prosegue con una 911 originale in ogni sua parte del 1968. A rendere unico questo modello il fatto che apparteneva a Clay Grady, preparatore Porsche nonché fondatore della Rennenhaus. Di Grady possiede inoltre anche la sua 914. Dulcis in fundo, a rendere ancor più inestimabile il tesoro automobilistico di Berryman uno dei soli nove esemplari di 356 Zagato costruite nel lontano 1958.
Proprio di quest’ultima Berryman ha un ricordo molto particolare, un divertente aneddoto. Afferma di averla acquistata a Milano e di averla guidata per tutta la costa francese. Il problema del viaggio non fu il veicolo, quanto il meteo avverso, che con una decappottabile non è decisamente il massimo. Temporali e forte vento, ricorda il bassista dei Coldplay, lo accompagnarono sino al suo arrivo a Nizza. Non dimenticherà mai, riferisce, che ogni volta che raggiungeva un albergo doveva chiedere dei secchi per togliere via l’acqua.
Ovviamente l’amore per le auto del passato, lascia uno spazio nel cuore del bassista dei Coldplay anche per i veicoli di ultima generazione, per quelli a motore elettrico nello specifico. Proprio in merito ha dichiarato che al momento è la Taycan la sua “auto guida”.
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