Le pagelle del MotoGP di Andalusia non possono prescindere da un voto di stima anche al campione del mondo che sarà anche assente, ma è giustificato e ci ha provato sul serio.
Marc Marquez – Vederlo salire in moto durante le prove libere del mattino fa davvero impressione. Sembra impossibile che Marquez sia già in grado di guidare a 350 km all’ora dopo essersi fratturato numero in tre punti sei giorni fa. Eppure ci riesce. Non basta a vincere il dolore e a garantire la sua presenza sulla griglia di partenza del MotoGP di Andalusia, ma è più che sufficiente per testimoniare un apprezzamento per averci provato. Così come la coerenza per non avere fatto una follia usando soprattutto il buon senso. Voto 6.5, coraggioso.
Fabio Quartararo – Così come aveva fatto ieri, ma anche in mattinata, il pilota francese dimostra di sapersi gestire benissimo. Non solo la moto ma anche sé stesso. Intuisce qual è il momento migliore per sferrare il suo giro veloce e ne infila due, unopiù bello dell’altro, che gli valgono anche il record della pista . Splendido il duello con Vinales. Voto 8, eccellente.
Maverick Vinales – È una banale questione di centimetri. Bastava una traiettoria appena un pochino più stretta e in pole position ci sarebbe andato lui con un giro finale pirotecnico quando la bandiera scacchi era già decisiva per tutti. È l’unico a scendere sotto l’1.37 ma i commissari non convalidano il suo tempo perché ha calpestato la corsia verde di un cordolo. Voto 7, vicinissimo.
Valentino Rossi – Tiene testa con grande temperamento a Quartararo e dà vita a un meraviglioso duello con Bagnaia che tiene con il fiato sospeso il cronometro fino all’ultimo giro. Un quarto posto che dimostra che alcune valutazioni su setup e gomme sono state ancora una volta corrette. Voto 6,5, d’esperienza.
Francesco Bagnaia – Con grande temperamento senza remore e nemmeno scrupoli affronta Valentino Rossi usando la mazza ferrata ed esce vincente del duello confermando tutte le buone sensazioni che aveva già suscitato sia in mattinata che nel corso delle prove di ieri. Voto 7, concreto.
Miguel Oliveira – Il ragazzino della KTM si presenta per la prima volta a sorpresa al cospetto della Q2 e la affronta con lo spirito e la cattiveria di un veterano. I suoi ultimi quattro giri sono fantastici gli manca un nulla per arrivare davanti ai maestri. Valentino lo tiene a bada soltanto per due soli millesimi. Voto 8, promosso.
Takaaki Nakagami – Sembrava essere l’unico ad avere il passo e le condizioni, insieme a Vinales, per togliere lo scettro della pole position dal pugno di Quartararo. Ma quando ormai è lanciato si fa prendere la mano dalla foga e commette un errore davvero infantile, finisce sulla ghiaia e rovina tutto. Voto 5,5, sprecone.
Andrea Dovizioso – Non è stato un fine settimana particolarmente brillante per lui e per la Ducati; restare fuori dalla qualificazione decisiva per mano di Oliveira è un segnale che pensare e forse anche un po’ preoccupare. Voto 5, opaco.
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