Tutte le telecamere e le inquadrature delle prove libere del MotoGP di Andalusia erano inevitabilmente per Marc Marquez, di nuovo in moto dopo la rovinosa caduta di domenica scorsa che gli è costata la frattura dell’omero. Il pilota ci prova ma è costretto ad arrendersi.
In quattro giorni è volato in clinica per farsi operare e si è sottoposto a una massiccia serie di terapie per provare a rimettersi in piedi. Dopo la terza sessione di prove libere decide di salire in moto lo stesso. Non senza una lunghissima riflessione. Alle 14.16, dopo pochi giri della Q1, Marc Marquez fa la scelta di buon senso: imbocca la strada dei box e si ripara nel motorhome. Per il momento può bastare così.
Una scelta ragionata quella di Marc Marquez che dopo un paio di giri di Q2 decide di chiamarsi fuori dalla mischia… “Il pomeriggio è stato difficile – dice Puig a fine qualifiche ufficializzando il ritiro del campione del mondo dalla gara – forse il caldo, forse il fatto che ha fatto troppa fatica nelle prove libere. Ci abbiamo pensato e abbiamo deciso che non è il caso di rischiare. Marc non correrà il Gran Premio, preferiamo recuperarlo in vista delle prossime gare”.
Prevale la cautela. Eppure Marc Marquez aveva affrontato la mattinata non solo in piedi, ma anche con una certa aggressività sulla sua moto. Per lo meno nei primi giri della terza sessione di prove libere del MotoGP di Andalusia con affontati con molto piglio. Sembra impossibile pensare che un uomo, con una cicatrice fresca nel braccio e tanto dolore in corpo, riesca a mantenere quasi gli stessi tempi della settimana scorsa. Eppure quest’uomo è proprio Marquez che riporta indietro di alcuni anni l’emozione di vedere in pista piloti con cerotti e placche attaccate di fresco alle ossa pur di non perdere punti.
Marquez tuttavia non si comporta da scriteriato: scende in pista tra i primi, cerca subito un po’ di velocità, poi comincia a testare più che la moto le sue condizioni fisiche. Cerca di capire quanto gli faccia male il braccio e quanto sia in grado di reggere il ritmo della gara.
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Con il passare dei giri la fatica si fa sentire e sicuramente anche il dolore che, negli ultimi passaggi davanti al traguardo, lo costringono a rallentare un po’ il ritmo e a tornare precauzionalmente al box. Marquez, che chiude con il ventesimo tempo assoluto, non si qualifica chiaramente per la Q2 ma, a questo punto, deve capire se è davvero in grado di voler correre il rischio di voler correre. Giusto accettare la sfida di un Gran Premio in questa condizione, sicuramente non la migliore? Sarebbe il secondo 0 in casella ma, per quello che si è visto, se anche Marquez riuscisse a condurre la gara difficilmente potrebbe arrivare a concorrere per i punti pesanti. Troppo veloce la concorrenza di chi sta meglio di lui.
Marquez torna al motorhome molto provato, si sparge la voce che potrebbe decidere di rititarsi. Ma dopo pochi minuti di consulto con i medici il pilota conferma la sua presenza al via della quarta sessione di prove libere e delle qualifiche. Stringe i denti e ci prova ancora. Prima della decisione finale e definitiva dopo un giro di Q1.
Niente pista anche per Alex Rins che dopo la violenta caduta di ieri, che ha ulteriormente aggravato la situazione della sua spalla, ha preferito restare nei box senza scendere in pista.
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