Sarebbe ormai a un passo l’accordo per portare Sebastian Vettel in Aston Martin e chiudere così uno dei capitoli più incerti del mercato piloti di Formula 1 di questo frangente.
Paradossalmente, viste le discussioni in casa Mercedes che riguardano la richiesta astronomica di Lewis Hamilton, Vettel potrebbe addirittura trovare una guida per il 2021 prima ancora che il campione del mondo inglese.
Il mercato di Formula 1 ruota intorno a Perez
Ma ci sono molti altri passaggi abbastanza significativi dei quali si parla per le scuderie minori. Come Hamilton anche Kimi Raikkonen ha chiesto da tempo una riconferma alla Alfa Romeo. L’ormai 41enne pilota finlandese vorrebbe poter proseguire ancora per un anno la sua carriera nel tentativo di scalzare Rubens Barrichello dal gradino più alto del numero di Gran Premi disputati. Barrichello si è fermato a quota 326. Raikkonen è al momento a 318 e se il calendario non si dovesse allungare quest’anno le gare ancora in programma sarebbero sei e dunque non sufficienti a garantire a Raikkonen il record.
Un peccato ma i risultati dell’Alfa Romeo, due soli punti (di Giovinazzi per altro) nelle prime tre gare stagionali, non danno molto spazio a un eventuale rinnovo del finlandese che per altro difficilmente potrebbe trovare un’altra guida.
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L’incognita Vettel
Stando alle ultime voci di mercato l’Alfa Romeo sarebbe interessata a portare Sergio Perez dalla Racing Point in sostituzione di Raikkonen. Tuttavia la partenza di Perez, che sta andando forte, non è così scontata. Quando in Racing Point si era ipotizzato un arrivo di Vettel, ormai tramontato, era evidente che a fargli spazio dovesse essere Perez e non Lance Stroll, figlio del proprietario della scuderia. Ma se, come sembra, Vettel andrà in Aston Martin le cose potrebbero anche restare come sono. Perez ha sempre dimostrato grande lealtà alla racing Point e va d’accordo con Stroll avendo accettato un ruolo meno evidente rispetto a quello del ‘figlio del capo’.
In ogni caso Perez non dovrebbe faticare a trovare un’altra guida anche se l’arrivo in Alfa Romeo sarebbe per lui una sorta di rientro perché la vecchia Alfa, la Sauber, fu proprio quella che gli diede il suo esordio in Formula 1.
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