A Verona, un 33enne è stato raggiunto da un blocco di 70 multe per altrettante infrazioni al Codice della Strada: il totale delle sanzioni ammonta a 33mila euro.
Lo chiamavano il “conducente fantasma” il guidatore che per ben 8 mesi si sarebbe lanciato a folle velocità per le vie di Verona, commettendo innumerevoli infrazioni al Codice della Strada.
Un insieme di condotte che lo hanno visto destinatario di un conto salato da pagare: ben 33mila euro di multe derivanti da 70 contestazioni. Tra il superamento dei limiti di velocità e la violazione delle ZTL il totale della sanzioni ha raggiunto l’esosa cifra.
Neppure il lockdown è riuscito a fermarlo, considerato che anche nei mesi del Restate a Casa non si sarebbe fatto minimante scrupolo di infrangere la legge.
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Verona, conducente raggiunto da un blocco di 70 multe: sanzione da record
Dopo ben otto mesi di scorrerie, anche durante il periodo del lockdown, gli agenti della Polizia Locale di Verona hanno individuato il guidatore che si sarebbe reso responsabile di ben 70 violazioni al codice della strada, per un totale di 33mila euro di multa. Lo chiamavano il conducente fantasma, ma oggi finalmente è stato rintracciato.
Si tratterebbe di un 33enne originario della Campania, ma residente in territorio veneto, che con i suoi 67 verbali per eccesso di velocità e 3 per aver infranto la ZTL avrebbe accumulato la sanzione quasi da record. Il giovane alla guida di una Renault si sarebbe lanciato, in più occasioni, ad oltre 130 km/h sulla tangenziale che porta al centro del comune veneto.
La Polizia Locale, però, non riusciva a notificargli i verbali di contestazione. Proprio tale circostanza è valsa allo sconsiderato automobilista il soprannome affibbiatogli dalle autorità. Ma perché? Il motivo è presto che spiegato. L’auto era a noleggio. La società, come da prassi, puntualmente comunicava i dati di chi aveva in uso il veicolo ed aveva commesso l’infrazione. Al momento della notifica, tuttavia, all’indirizzo indicato non risultava presente il soggetto.
Solo grazie ad una certosina attività di indagine, portata avanti dalla Polizia locale, è stato possibile risalire all’effettivo luogo di residenza: Bussolengo, in provincia di Verona. Notizia che una volta scoperta, ha consentito agli agenti accertatori di poter notificare il blocco di multe.
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