Marc Marquez ha ottenuto l’ok dei medici e correrà regolarmente a Jerez. Jorge Lorenzo ritiene che sia però una mosssa piuttosto rischiosa.
Marc Marquez è uno che ama il brivido, e non potrebbe essere altrimenti, per uno come lui, che a soli 27 anni è già a quota otto titoli mondiali, ma che punta a incrementare ulteriormente questo bottino. Per farcela sin da questa stagione non può però perdere tempo: il calendario prevede gare a distanza ravvicinata e un infortunio come quello che ha subito all’esordio di questa annata a Jerez potrebbe rivelarsi pesante per uno come lui. Proprio per questo, a distanza di soli due giorni dall’intervento chirurgico subito per la frattura all’omero, ha deciso di tentare l’ennesima impresa, ma questa volta fuori pista: fare il possibile per essere presente al GP di Andalusia.
E alla fine è stato lui ad avere ragione. Lo spagnolo ha infatti avuto l’ok dei medici, passo indispensabile per poter prendere parte alla gara. Non tutti però sembrano essere concordi con questa scelta. Tra questi c’è Jorge Lorenzo, che recentemente è stato suo compagno di squadra: se ci fossero nuovi problemi le conseguenze potrebbero essere decisamente più gravi.
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L’avvertimento di Jorge Lorenzo a Marc Marquez
Jorge Lorenzo è uno che sa bene cosa significhi gareggiare per vincere, ma anche scendere in pista quando non si al meglio delle condizioni fisiche. Il maiorchino, infatti, nel 2013 era sceso in pista a distanza di 35 ore da un intervento chirurgico subito a una parte delicata come la clavicola. Nonostante questo, era riuscito a concludere la gara con un ottimo quinto posto.
Memore di quelle sensazioni, però, l’attuale collaudatore della Honda non sembra essere così favorevole alla posizione del campione del mondo: “Il fatto che lui sia disposto a gareggiare conferma la grande voglia che ha di correre – ha detto ai microfoni del quotidiano spagnolo AS -. Questa scelta, però, dovrebbe essere la dimostrazione di come la situazione sia tutto sommato positiva, evidentemente non avverte grande dolore. Altrimenti non credo che sarebbe disposto a farlo. I primi giri in pista potrebbero però rivelarsi in pista. A seconda di come si sentirà, potrà decidere se proseguire con tutto il programma che prevede il weekend, gara compresa. Farlo è però un rischio non da poco. Se dovesse farsi male nuovamente, infatti, le conseguenze potrebbero compromettere quasi del tutto la sua annata. Io l’ho fatto in passato, ma la clavicola è una parte del corpo meno delicata di un omero quando si corre in moto”.
Il cinque volte campione del mondo ha voluto sbilanciarsi ulteriormente e provare a capire cosa potrebbe fare il pilota della Honda in gara: “Il braccio ha un ruolo importante quando si è in sella a una moto, soprattutto in frenata. Se riuscirà a ottenere punti, ma ancora di più se riuscisse almeno a piazzarsi sul podio, sarà considerato quasi come un eroe. Ma se dovesse cadere nuovamente, le critiche nei suoi confronti potrebbero essere pesanti. E’ una sensazione che io conosco bene” – ha concluso.
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