Nessuna vittoria, per lo meno non per un anno. È quello che si aspetta Fernando Alonso che si prepara per tornare in Formula 1 con la Renault.
Alonso però non vuole passare da guaritore e neppure da salvatore della patria in una situazione generale molto problematica che vede la scuderia francese in grande difficoltà.
Dopo le molte esperienze fuori dalla Formula 1 sia nell’ambito del Gran Turismo che del Rally che della Formula Indy, Alonso torna alla categoria regina a 39 anni con il desiderio di essere ancora una volta un vincente o quanto meno di rendere la vita difficile alla Mercedes. Intanto però il due volte campione del mondo virgola che si prepara per la prossima edizione della Indianapolis 500 che potrebbe valergli la terza gemma della Triple Crown, l’ultima che gli manca per conquistare il più importante riconoscimento riservato a un pilota professionista.
Ma Alonso preferisce tenere un profilo estremamente concreto ed evitare voli pindarici. La prima dichiarazione dello spagnolo, a chi gli chiede un bilancio o una previsione su quella che potrebbe essere la previsione del suo ritorno in Renault è al ribasso: “Non mi aspetto vittorie per lo meno per il primo anno – dice Alonso – anche perché la macchina con la quale lavoreremo l’anno prossimo sarà in pratica la stessa con la quale la scuderia sta già correndo quest’anno e non possiamo aspettarci grandi progressi”.
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Il programma di Fernando Alonso, che ha rilasciato una lunga intervista a Marca su quelli che sono i suoi programmi immediati, è quello di dedicarsi alla Formula 1 fin da settembre, subito dopo il tentativo di vincere la sua prima Indianapolis 500 quando scenderà in pista con la Arrow McLaren SP il 23 agosto. “L’entusiasmo è tanto – dice Alonso – e lo posso percepire fin d’ora anche se per il momento sono ancora fuori dalla scuderia in modo attivo. Ma dobbiamo essere concreti. Il programma è di tre anni, la speranza è quella di poter lavorare a una nuova vettura fin da subito e toglierci qualche soddisfazione nel 2022. Sono certo che nell’arco di un anno riusciremo a correre per il podio e forse anche per la posizione di testa”.
Non pessimismo, ma realismo: “La Renault resta una gran macchina perfettibile e il cui sviluppo deve ancora essere completato ma non possiamo promettere quello che non saremo in grado di mantenere. Quando comincerò a lavorarci, già da settembre, farò in modo di migliorare il mio feeling con la macchina e portarla al 2021 nelle migliori condizioni possibili. Da lì sono convinto che con gli investimenti giusti e moltissimi test le cose potranno solo migliorare. Fino a quel momento è inutile pensare di dovere correre a tutti i costi per vincere. Saremo competitivi dal 2022…”
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