Steven Tyler, che all’anagrafe si chiama Tallarico, è uno dei personaggi più controversi e affascinanti della scena rock.
Fondatore degli Aerosmith, autore di canzoni immortali e di tour leggendari, Tyler sembra avere trovato la pace solo negli ultimi anni dopo essere diventato nonno e avere chiuso definitivamente con droghe e alcol.
Steven Tyler e il calvario della droga
Leggendarie alcune sue dichiarazioni a riguardo. Nel 1999 arrivò in Italia per suonare a Monza in uno sfortunatissimo rock festival funestato da una tromba d’aria che si tenne proprio dentro l’Autodromo. Fu epico. Il loro concerto del sabato fu annullato e lo non se ne andarono: “Noi non ce ne andiamo senza suonare” dissero ai giornalisti. Gli organizzatori li infilarono alle 3 del pomeriggio dopo Carmen Consoli e prima di Alex Britti per un’ora di show stringatissimo prima che riuscissero a partire per un altro concerto a Napoli. Fu straordinario… Un happening indimenticabile.
Tyler ebbe modo di chiacchierare con pochissimi giornalisti presenti raccontando di sé. Aveva appena concluso con successo l’ennesima rehab, l’ultima per la verità, e disse che cosa l’aveva convinto a curarsi: “Un giorno io e Joe Perry ci siamo trovati di fronte in casa, l’uno contro l’altro. Io avevo una bottiglia rotta in mano e lui un coltello. Qualcuno ci separò e quando ci dissero che stavamo litigando per l’ultima dose che era rimasta in casa ci siamo abbracciati e siamo entrati in clinica. Non si può vivere così, non tutta la vita per lo meno”.
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Le auto come sfogo ed espressione
Steven Tyler, la cui famiglia è originaria di Cotronei in Calabria, è un grande appassionato di auto. Ne scrive spesso nelle sue canzoni: la velocità e le automobili fanno parte della specificità narrativa degli Aerosmith e splendide auto compaiono anche nei loro video. In “Crazy” Alicia Silverstone e la figlia di Tyler, la splendida Liv, fuggono da un collegio a bordo di una Ford Mustang GT. Mentre in “Amazing”, su uno dei più dirompenti e straordinari assoli di Joe Perry, sempre Alicia Silverstone amoreggia con un giovanissimo Jason London a bordo di una BMW K100 lanciata a tutta velocità nel deserto del Mohave.
Tyler ha avuto i suoi problemi con le auto. Incidenti, sospensioni, ma questo non gli ha mai impedito di collezionare pezzi quasi unici. Nel 2012 quando era giudice di American Idol si fece fotografare su una Hennessey Venom GT Spider Convertible da 1.2 milioni di dollari. Ammise che non poteva guidarla ma di essersi divertito con un amico pilota a veder quanto impiegava ad arrivare a 200 miglia orarie. In omaggio al suo retaggio italiano condivide con il suo agente, anche lui di origine italiana alcune Lamborghini tra le quali una vecchia Miura, numerose Ferrari – una 458, una 488, una LaFerrari gialla e una 250 GT California Spider – oltre a Camaro e Mustang alle quali profondamente legato.
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Una fortuna in automobili devoluta in beneficenza
Nonostante negli Stati Uniti non guidi quasi mai, e preferisca sempre farsi portare, Tyler ammette che le auto e le moto (ne possiede una cinquantina, quasi tutti chopper) fanno parte della sua cultura e del suo mondo… “Quando ho capito che potevo permettermi qualsiasi cosa e che avevo abbastanza soldi per togliermi qualsiasi sfizio, le macchine sono state un grande motivo di soddisfazione. Anche se non le guidavo. Da qualche anno poi le cose sono cambiate, ho una consapevolezza diversa circa la mia vita e tutte le cazzate che ho fatto. Nel 2017 ho venduto all’asta tutte le auto della mia collezione. Tutte. Ne ho tenute solo quattro. E ho regalato un sacco di soldi in beneficenza perché ho pensato che i miei sfizi dovessero servire a persone che non avrebbero mai dovuto commettere gli errori che ho commesso io e che sono stati tanti”.
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La sua nuova vita
No regret, ha detto in molte occasioni Tyler, nessun rimpianto. Un uomo che nel 1986 ammise che non riusciva nemmeno ad alzarsi da letto se non aveva bevuto una bottiglia di vodka, buttando giù dieci pillole e facendosi di speedball e ansiolitici contemporaneamente. “Macchine? Non so nemmeno se ci arrivo alla macchina conciato così…” diceva.
E ora si gode le foto della sua collezione venduta per sostenere il “Janie’s Fund”, nato dalla canzone “Janie’s got a Gun”, brano ispirato a un vero fatto di cronaca in cui una ragazza vittima di violenza sessuale aveva ammazzato il patrigno. La canzone fu scritta nel 1989 ed era durissima, il testo fu più volte censurato e riadattato. Oggi viene cantato così come era in origine. Le auto di Tyler hanno contributo al fondo delle ragazze vittime di abusi in famiglia per quasi 20 milioni di dollari.