Si chiamano Mopeds e sono gli scooter elettrici che da ormai due anni stanno affollando tutto il centro di Manhattan e sono considerati un grande successo, l’unica alternativa al traffico e alla metropolitana.
È proprio di poche ore fa la notizia del primo incidente mortale a bordo di un moped a New York. Fino ad oggi si erano registrati alcuni incidenti di minore entità: cadute, ferite modeste. La notizia ha immediatamente avuto un grande riscontro su tutti i media della città e nazionali anche perché la protagonista dello sfortunato episodio è una giornalista molto famosa.
In scooter ma senza casco
La vittima si chiamava Nina Kapur, 26 anni ed era una giornalista della CBS, una reporter che ormai per il pubblico di New York era una figura familiare punto tutti i giorni girava la città con la sua telecamera per filmare episodi di cronaca e notizie di ordine pubblico. Anche durante la pandemia Nina era stata attivissima con i suoi reportage in tutta la città e, in un centro che è quasi sempre ingolfato di traffico, il modo che la cronista aveva scelto per girare liberamente era proprio il moped, lo scooter elettrico.
A New York in questo momento ci sono nove compagnie che li affittano praticamente un po’ ovunque. La più importante è la Revel, proprio quella dalla quale Nina aveva affittato lo scooter protagonista dell’incidente mortale. Si calcola che i Mopeds regolarmente attivi solo a Manhattan siano oltre 70mila.
Il meccanismo è del tutto identico a quello degli scooter che vengono utilizzati per brevi noleggi anche a Milano, Roma e in tutte le città italiane. Si prenotano con un’applicazione telefonica, si pagano con la carta di credito o con degli abbonamenti prepagati. Il costo è di pochi cent al minuto. Una volta parcheggiato il mezzo lo scooter è pronto per un nuovo noleggio e un nuovo cliente. La pandemia non ha in alcun modo rallentato il mercato che, nonostante qualche perplessità circa l’utilizzo di mezzi che potevano anche essere contaminati da persone potenzialmente infette non ha subito gravi rallentamenti.
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Si guida anche senza casco
Stando alle informazioni raccolte dalla polizia che è intervenuta sul luogo dell’incidente Nina era seduta sul sellino posteriore del piccolo mezzo, condotto da un connazionale, anche lui di 26 anni. Da chiarire le responsabilità dello schianto: stando alle informazioni di alcuni testimoni pare che il giovane alla guida del moped abbia cercato di sterzare all’improvviso per evitare la frenata di un’auto proprio davanti a lui e lo scooter sarebbe piombato a terra. L’urto sarebbe stato piuttosto violento. Fatale il fatto che la giornalista non avesse indossato il casco che sui Mopeds di New York non è obbligatorio.
La giovane sarebbe stata soccorsa immediatamente e trasportata d’urgenza al vicino ospedale Belleveue ma non c’è stato nulla da fare ai medici dell’ospedale non è restato altro che riscontrare il decesso.
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Una cronista sempre di corsa
La notizia si è immediatamente diffusa online e ha raggiunto anche la redazione della CBS che ha continuato il suo lavoro di informazione 24/7 dedicando però alla collega scomparsa uno struggente video con tutti i suoi reportage il primo dei quali era stato dedicato ai camioncini che vendono gelato a New York, lungo Central Park. Nina, laureatasi a Syracuse con il massimo dei voti, era da sempre appassionata di produzione televisiva e di video documentaristica ed era stata assunta soltanto un anno fa. Girava quasi tutto da sola con una handycam.
Sull’utilizzo di questi scooter a New York, così come anche in Italia, c’è un po’ di discussione perché possono essere utilizzati liberamente senza grandi restrizioni. La loro velocità è molto limitata, non più di 30 miglia all’ora. Ma possono essere usati con una semplice patente valida anche senza alcuna dimestichezza con il mezzo. Il casco non è obbligatorio così come qui da noi. Quasi tutte le compagnie offrono lezioni di guida gratuite per chi vuole utilizzare un moped. Guidare uno scooter di questo tipo non è esattamente come sedersi a bordo della propria auto. Ci sono tutta una serie di dettagli che riguardano la sicurezza del mezzo e personale che devono essere prese in considerazione. Molto spesso però la sicurezza perde importanza di fronte all’urgenza di spostarsi quanto più velocemente possibile.
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