La stagione è iniziata in modo positivo per Franco Morbidelli, che sottolinea come siano le qualifiche il punto debole del team. Lui, infatti, non può ancora contare sul dispositivo holeshot.
La stagione per Franco Morbidelli è iniziata con un buon quinto posto, un risultato che non può essere considerato negativo in considerazione delle potenzialità della sua moto, ma che si augura di poter migliorare nelle gare successive. A differenza degli altri colleghi della Yamaha, infatti, il “Morbido” è al momento l’unico pilota di casa Yamaha a non poter ancora contare sul dispositivo Holeshot. Questo però non rappresenta, almeno per ora, un problema per lui, che si augura di poter proseguire su questa strada anche nella prossima strada, dove si correrà sempre sulla pista spagnola.
Il rapporto tra l’italiano e il team giapponese al momento è ottimo, anzi si punta a collaborare già in questi giorni per cercare di eliminare i problemi riscontrati all’esordio. “Vogliamo migliorare già dalla prossima settimana – sono state le sue parole riportate dal sito Corsedimoto-com -. Il problema maggiore al momento lo abbiamo riscontrato nelle qualifiche. E sappiamo bene come partire da una buona posizione possa essere importante per poter fare bene in gara“. Proprio la vittoria del compagno di squadra Fabio Quartararo dimostra quanto questo principio possa essere determinante.
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Non poter contare in questa fase sul dispositivo holeshot incide parzialmente sulle prestazioni, ma questo non è un deterrente a dare il massimo quando è chiamato a scendere in pista. “Le persone Yamaha si rendono perfettamente conto di quanto io stia spingendo – ha detto ancora -. Questo aspetto mi rende nervoso, perchè non permette di essere veloci come vorrei. Ma non me la sento di fare polemiche con la Yamaha. Finora si sono sempre dimostrati disponibili e pronti ad accontentarmi il più possibile. Sono quindi convinto che me lo daranno non appena sarà possibile“.
Franco non se la sente però di porsi limiti e si augura di poter raggiungere il podio il prima possibile. Uno come lui ama rischiare, se necessario, come ha dimostrato provando a sorpassare Jack Miller, anche se le conseguenze potevano essere peggiori: “Ho intravisto un piccolo spazio e ci ho provato. Avrei potuto schiantarmi, quindi sono stato fortunato. La prestazione di domenica mi dà fiducia, sono convinto che presto raccoglieremo risultati ancora più importanti” – ha concluso.
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