Tesla, altri due modelli in arrivo: l'annuncio di Musk sui nuovi progetti (Foto: Getty Images)
Diversi dipendenti della Tesla avrebbero contratto il Coronavirus e questo non fa che aumentare la tensione. L’azienda rassicura tutti, ma la cautela resta d’obbligo.
In Italia il periodo peggiore dell’emergenza sanitaria sembra essere alle spalle, ma diventa ancora fondamentale agire con cautela, non solo attraverso l’utilizzo delle mascherine, ma rispettando anche il distanzamento sociale per evitare che possa esserci una nuova impennata di contagi. Ben diversa è però la situazione negli Stati Uniti, dove il numero di persone che hanno contratto il morbo proveniente dalla Cina resta ancora elevatissimo. La paura tra i cittadini continua quindi a essere forte. Emblematico è quanto sta accadendo in questi giorni in casa Tesla, azienda leader tra gli EV tutta americana.
La tensione tra i dipendenti della società di Elon Musk è altissima. Molti di loro, infatti, sarebbero risultati positivi. Correre ai ripari in tempi brevi prima che il quadro possa degenerare ulteriormente è quindi fondamentale, ma non si possono escludere anche decisioni drastiche.
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Negli USA ogni giorno i numeri di positivi al Coronavirus risulta ancora altissimo. A rischio ci sarebbe anche una delle aziende più importanti, la Tesla dove, come rivela l’Ansa, sarebbero 130 i dipendenti che lo avrebbero contratto. In considerazione di quello che sta avvenendo in quella zona, la percentuale sarebbe comunque piuttosto ridotta: il numero totale dei lavoratori raggiunge infatti quota 55 mila, meno dello 0,25% sarebbero quindi i malati. Anche se al momento non si sa ancora se alcuni di loro siano asintomatici.
L’azienda di Elon Musk per ora ha comunque provato a sedare gli animi sottolineando come la situazione debba essere considerata sotto controllo. Sapere comunque che alcune persone abbiano avuto esito positivo al test impone però la massima allerta; il rischio concreto è che il numero possa presta allargarsi, soprattutto tenendo conto del periodo di incubazione che solitamente ha la malattia.
Il problema non può comunque che generare sensazione, visto che quando l’attività era ripresa Tesla non si era mostrata attenta solo al rispetto delle norme di sicurezza, ma era allo stesso tempo una delle più virtuose. Difficile ipotizzare comunque che questo possa comportare uno stop alla produzione, ma diventa fondamentale vigilare prima che il quadro possa peggiorare.
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