F1, GP Ungheria: Hamilton, otto vittorie come Schumacher. I numeri

Lewis Hamilton diventa il secondo dopo Michael Schumaher a vincere otto volte su uno stesso tracciato in F1. I numeri del GP Ungheria

F1, GP Ungheria: Hamilton, otto vittorie come Schumacher. Numeri e curiosità
F1, GP Ungheria: Hamilton, otto vittorie come Schumacher. Numeri e curiosità

Lewis Hamilton continua a inseguire, avvicinare, i record di Michael Schumacher. I sette Mondiali sono il grande obiettivo da eguagliare a fine stagione, e poi chissà. Ma intanto, ci sono una serie di piccoli grandi primati che cadono o rischiano di cambiare padrone.

Con la sua ottava vittoria all’Hungaroring, Hamilton intanto eguaglia il primato di Schumacher per il maggior numero di successi in uno stesso GP. Schumi, per quanto celebre per i trionfi a Spa-Francorschamps, vanta quel record in Francia, a Magny-Cours. Vinse per la prima volta nel 1994, quando Hamilton era solo un pilota di kart, e l’ultima nel 2006.

L’anno successivo il britannico ha vinto per la prima volta in Ungheria. La sua prima affermazione qui da pilota Mercedes risale al 2013, e gli ha consentito di eguagliare le quattro di Schumacher all’Hungaroring: allora nessuno aveva vinto di più in Ungheria.

Dopo un’impressionante dimostrazione di superiorità, Hamilton ha conquistato la vittoria numero 86 in carriera, a sole cinque dalle 91 di Schumi, il pilota con più successi in Formula 1.

E’ salito sul podio per la 153ma volta, e il distacco dal tedesco in questa classifica si riduce a due lunghezze (155 i piazzamenti in top 3 di Schumi). Hamilton trionfa per la 52ma volta dalla pole e allunga a 36 la striscia di gare consecutive a punti per la Mercedes, che dura dal GP Austria 2018.

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F1, GP Ungheria: numeri e curiosità

F1, GP Ungheria: numeri e curiosità
F1, GP Ungheria: numeri e curiosità

Max Verstappen, nonostante l’incidente nel giro di installazione, è stato votato miglior pilota dai tifosi. Ha chiuso secondo, è il suo 33mo podio in 105 gran premi. Sul podio anche Valtteri Bottas: sono 216 i piazzamenti in top 3 per le Mercedes, che porta due piloti sul podio per la seconda volta in tre gare. E’ successo in ben 14 occasioni nel 2019.

Lance Stroll chiude quarto. Il canadese non si piazzava così in alto dal GP Germania dell’anno scorso. Albon, per quanto messo apparentemente in discussione dalla Red Bull, è in top 5 per la quinta volta in carriera, la seconda quest’anno dopo il quarto posto in Austria che resta il suo miglior piazzamento di sempre.

Torna a punti anche Kevin Magnussen, nono, per la prima volta tra i primi 10 dal GP di Russia del 2019.

Ancora una domenica da incubo per la Ferrari, appena addolcita dal sesto posto di Sebastian Vettel. Le strategie non funzionano, la macchina va lenta e Leclerc finisce fuori dalla zona punti. Ma soprattutto entrambi subiscono l’onta del doppiaggio.

Due Ferrari doppiate non si vedevano dal GP Gran Bretagna 2008, e anche allora si correva su pista bagnata. Nacque allora la stella di Hamilton, in McLaren. Solo Nick Heidfeld e Rubens Barrichello, su BMW e Honda, che hanno completato il podio riuscirono a non farsi doppiare. Mal comune non è mezzo gaudio per le Ferrari, allora come oggi.

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