F1, GP Ungheria: cosa succede con i due positivi al Covid-19

La Formula 1 ha annunciato la presenza di due casi positivi fra i quasi 5 mila test svolti tra il 10 e il 16 luglio. Che succede al GP Ungheria

F1, GP Ungheria: che succede con i due positivi al Covid-19
F1, GP Ungheria: che succede con i due positivi al Covid-19

La Formula 1 ha comunicato i risultati dei 4,997 test svolti sul personale, sui piloti e sui membri dei team tra il 10 e il 16 luglio. Sono emersi due casi di positività che hanno allarmato il paddock alla vigilia della terza gara della stagione in tre settimane. I test seguono gli altri 8.598 completati fra il 26 giugno e il 9 luglio, risultati tutti negativi. Il manager della F1 Ross Brawn aveva ipotizzato che la seconda ondata di controlli avrebbe potuto far emergere qualche caso di positività. Ma l’intenzione è di far proseguire il Mondiale anche di fronte a isolati contagi.

In questo caso, si legge in un comunicato della Formula 1, i due contagiati di cui non viene fornita alcuna informazione non farebbero parte di team e non avrebbero un ruolo “in prima fila”, si legge. Inoltre, prosegue la nota a cui fa riferimento anche l’agenzia Reuters, non avrebbero partecipato alle prime due gare in Austria.

Le persone sono isolate e abbiamo completato anche il tracciamento dei loro contatti, isolando anche loro” spiegano i vertici del circus.

La Formula 1 richiede a tutti, piloti compresi, di limitare le interazioni, di fatto di rimanere chiusi nella propria bolla. I dirigenti, la scorsa settimana, hanno richiamato la Ferrari dopo aver visto Vettel parlare con lo staff della Red Bull e Leclerc tornare a Montecarlo dopo il GP Stiria.

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F1, GP Ungheria: che succede se si contagia un pilota

F1, GP Ungheria: che succede se si contagia un pilota
F1, GP Ungheria: che succede se si contagia un pilota

Anche se dovesse risultare positivo un pilota, la Formula 1 andrebbe avanti. Chi risultasse affetto dal virus verrebbe messo immediatamente in quarantena e sarebbe sostituito dal pilota riserva. Ogni scuderia ne ha almeno uno.

La Mercedes può scegliere tra Stoffel Vandoorne e Esteban Gutierrez, che ha lasciato la Formula 1 nel 2016. Un accordo fra le scuderie permetterebbe, in caso di necessità, anche alle scuderie clienti, McLaren e Racing Point, di usufruire degli stessi piloti. Vandoorne sarebbe una prima scelta, anche perché ha corso in Formula 1 proprio in McLaren fino al 2018.

Il pilota riserva della Ferrari è Antonio Giovinazzi, titolare dell’Alfa Romeo, ma in caso potrebbe ricorrere anche all’ex Sauber Pascal Wehrlein, impiegato al simulatore, o addirittura a Mick Schumacher che possiede la superlicenza per la D1.

La Red Bull può promuovere i due piloti dell’Alpha Tauri, Pierre Gasly e Daniil Kvyat, o ricorrere ai due piloti indicati come riserve, Sergio Sette Camara della Super Formula e Sebastien Buemi.

Il russo Sergey Sirotkin è la riserva di casa Renault, il polacco Robert Kubica per l’Alfa Romeo a cui porta anche i soldi dello sponsor Orlen. Infine, la Haas può selezionare Louis Deletraz, pilota di Formula 2. Al momento non potrebbe schierare Pietro Fittipaldi, nipote di Emerson, che ha svolto molti test negli ultimi 12 mesi e conosce benissimo la monoposto ma non ha la superlicenza per la Formula 1.

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