Formula 1

GP Stiria: perché si chiama così. Le similitudini con il Mugello e il GP Toscana

Il GP di Stiria ha avuto il grande merito di imporre all’attenzione generale quella che è una delle regioni più belle e accoglienti di tutta l’Austria.

Una delle auto padrone di casa sul Red Bull Circuit di Spielberg (Getty Images)

Se non altro ora tutti sanno che cos’è la Stiria. Sono molti gli italiani che ogni anno, preferendo le destinazioni di montagna al mare, si spingono al di là del confine e trovano nelle Alpi austriache strutture turistiche di altissimo livello paesaggi e panorami straordinari e un’organizzazione turistica praticamente perfetta. Per la verità nulla di più rispetto a quanto troverebbero In Trentino e in Alto Adige che, va detto, dal punto di vista turistico offrono un’accoglienza quasi sempre straordinaria.

GP Stiria, un territorio straordinario

Ma la Stiria merita davvero di essere conosciuta per la sua capacità di offrire un turismo a misura d’uomo e alla portata di tutti dal punto di vista gastronomico ed è la qualità dei suoi prodotti agroalimentari. Graz, la capitale della Stiria, è una città storica di grande bellezza e di enorme valore culturale. Una delle capitali europee per quanto riguarda la musica, la poesia e l’arte. Ma pochi la conoscono perché anche se l’Austria è un vicino di casa estremamente prossimo e nonostante i rapporti tra Austria e Italia, anche dal punto di vista turistico, sono sempre state stati eccellenti, alla fine è la capitale Vienna a raccogliere la stragrande maggioranza dei turisti che arrivano dal nostro paese. Città come Salisburgo, Graz, Innsbruck rimangono purtoppo fuori dal grande traffico.

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La Stiria dà l’esempio

Ma perché il Gran Premio si chiama di Stiria? Le esigenze erano fondamentalmente due. La prima di carattere organizzativo. Una pura e semplice questione di nomenclatura. Il calendario di Formula 1 avrebbe avuto due Gran Premio d’Austria, il primo e il secondo. Non è la prima volta nella storia del campionato che un paese ospita più gare, anzi, succede piuttosto spesso. Ma gli organizzatori decidono sempre di cambiare il nome di uno dei due eventi in funzione, per esempio, degli sponsor che intervengono. Succede a Barcellona, dove il Gran Premio è della Catalunya perché a patrocinare il nome dell’evento e la regione autonoma catalana. La stessa cosa è accaduta per la Stiria. Un primo evento denominato tradizionalmente Gran Premio d’Austria mentre il secondo viene battezzato il Gran Premio di Stiria, patrocinato dalla Steiermark, così come viene chiamato lo stato che fa parte di quella che la Confederazione repubblicana d’Austria.

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La Formula 1 al Mugello per la prima volta il 13 settembre

La Toscana lo raccoglie

Al Mugello, in Toscana, succederà qualcosa di assolutamente simile. Così come Imola era diventato il Gran Premio di San Marino, quello del Mugello diventerà il Gran Premio di Toscana perché sarà proprio la Regione a intervenire anche economicamente per sostenere i costi logistici e organizzativi dell’evento. Sarà un immenso spot pubblicitario a una delle nostre regioni più belle. Un Gran Premio di Formula 1 in una location così affascinante e su un circuito mai calcato prima, potrà garantire un ritorno promozionale di valore straordinario.

Il tutto in un momento di enorme difficoltà economica per tutti. Con una pandemia che non accenna a togliere la tenaglia dalla crisi e dalle attività produttive, il Gran Premio di Toscana avrà il grande merito di mostrare al mondo e un pubblico trasversale enorme, forse mai così ampio, tutto quello che la Toscana sa offrire e non solo il suo circuito.

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Stefano Benzi

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