Ralf Schumacher ha commentato la giornata di prove tenutasi ieri per il secondo Gp di F1 in Stiria e si è soffermato sulle prestazioni della Ferrari: stoccata a Mattia Binotto.
La Ferrari fa mea culpa: la giornata di qualifiche in Stiria “è stata davvero deludente“, parola di Mattia Binotto. Anche il team manager del Cavallino ha dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti. Il decimo posto di Vettel ed il quattordicesimo (dopo la penalizzazione) di Leclerc lasciano poco spazio ad eventuali edulcorazioni.
Un cinico Binotto che non accarezza il capo dei suoi piloti, ma che anzi si lascia andare a parole di biasimo, affermando che in due Gp sul medesimo circuito la Ferrari non è riuscita ad essere competitiva né con le sue dirette avversarie né con le sue inseguitrici. Una presa di coscienza ed un’obbiettività che però non addolciscono l’amaro rammarico dei pessimi risultati, di cui ad avviso dell’ex pilota Ralf Schumacher, Mattia Binotto dovrebbe iniziarsi a preoccupare.
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Ferrari, Ralf Schumacher su Binotto: “Fossi in lui avrei paura di una chiamata del capo”
Un frangente, quello attuale, che tradisce un po’ la tradizione e la storia di Ferrari, abituata agli scontri al vertice ed oggi relegata solo a metà classifica.
Secondo Ralf Schumacher, per tale ragione, non ci sarebbero dubbi: il cerchio intorno al Team Manager della Ferrari starebbe iniziando a stringersi. Il secondo posto di Leclerc nello scorso Gp di Stiria non sarebbe in grado di sostenere il peso dell’altro piatto della bilancia, saturo di risultati negativi come gli esiti delle prove di ieri a cui ovviamente si aggiungono le mancanze di un recente passato. Già perché ieri la Rossa è riuscita a conquistare con Vettel e Leclerc, rispettivamente decimo ed undicesimo posto (divenuto quest’ultimo poi un quattordicesimo a seguito di una penalizzazione).
Per Ralf Schumacher, a prescindere dalle condizioni meteo, la capitolazione di ieri della Ferrari indicherebbe delle problematiche a livello meccanico. Ai microfoni di Sky Deutschland, di cui ora è commentatore, l’ex pilota ha affermato: “Per Vettel è stato rilevante qualificarsi davanti al compagno di squadra Leclerc in queste condizioni. Ma il fatto che entrambe le monoposto fossero difficili da manovrare sul terreno bagnato dimostra che deve esserci qualcosa che non va dal punto di visa meccanico. Se fossi in Binotto – ha chiosato Schumacher– avrei paura di una chiamata da parte del capo“.
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