McLaren ha necessità di fondi: i prestiti ricevuti non bastano, situazione drammatica. Casa di Woking in crisi vende azioni?
La McLaren è in crisi finanziaria. La casa di Woking è a caccia disperata di nuovi fondi per poter continuare a sopravvivere, soprattutto nel motorsport, dopo la terribile pandemia da Covid-19.
La casa inglese è finita in ginocchio a causa del coronavirus ed ora fatica a rialzarsi, anche per la continua necessità di denaro liquido; il prestito di 150 milioni di sterline ricevuto dalla Banca Nazionale del Bahrein non basta, perché insufficiente a sanare le perdite e coprire i costi di gestione per l’anno in corso. E nemmeno i 300 milioni elargiti dagli azionisti nel mese di marzo sono bastati, a conferma di come la situazione sia quasi drammatica.
La casa sta risentendo del crollo delle vendite; gli inglesi infatti incassano l’84% degli introiti dalle vendite delle vetture stradali e solo il 12% arriva dal motorsport. Con il mercato auto di fatto bloccato, anche le entrate notevolmente ridotte non bastano più.
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McLaren in crisi finanziaria: in vendita azioni del pacchetto racing?
La McLaren, per far fronte alla necessità di liquidità, starebbe anche pensando di vendere parte del pacchetto azionario del reparto racing, con azioni di minoranza che andrebbero in mano a nuovi investitori.
D’altronde gli inglesi, in questo 2020, prevedono di vendere appena 1.500 vetture, a differenza delle oltre 4.600 vendute nel 2016. Un vero e proprio crollo, di oltre 2/3 che mette Woking quasi con l’acqua alla gola.
Speranza ed ottimismo, però, non mancano di certo; in McLaren si punta tutto su Speedtail ed Elva, i nuovi modelli che potrebbero ingolosire gli appassionati e portare linfa vitale. Le due supercar, infatti, sono in vendita ad 1,5 milioni di sterline.
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