F1, GP Stiria. La giornata delle prove libere ha mostrato una Ferrari sul passo gara delle Racing Point. Ma qualche miglioramento rispetto alla settimana scorsa si vede nei tratti veloci
Le due sessioni di prove libere del GP Stiria, secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 hanno mostrato una Ferrari in leggero miglioramento rispetto alla settimana scorsa. Certo, la sessione di oggi non rappresenta del tutto un confronto omogeneo per due ragioni. Innanzitutto perché la Ferrari nella FP1 ha lavorato molto sulla raccolta dei dati per valutare l’impatto degli upgrades introdotti e inizialmente previsti per l’Ungheria. Poi perché il timore delle forti piogge attese per domani, e l’incertezza sul destino delle qualifiche, hanno stravolto la classica schedule dei team nella seconda sessione.
Infatti, se domani non si dovessero disputare le qualifiche, e domenica mattina non si riuscisse a modificare il denso programma di eventi collaterali per inserirle prima della partenza del GP, allora la classifica della FP2 varrebbe a determinare la classifica. Questo ha quasi azzerato i long run, le simulazioni in assetto da gara. Solo i due piloti della Racing Point, che presumibilmente hanno girato con mappature estreme di motore, molto spinte, in assetto da qualifica, hanno mantenuto di fatto la stessa programmazione inizialmente prevista.
La Ferrari ha programmato gli interventi aerodinamici soprattutto all’ala anteriore, con un diverso profilo alla base della paratia esterna e al fondo, al livello delle aperture nella zona delle ruote posteriori. L’intento è di generare aderenza e downforce, ovvero l’attaccamento al terreno, attraverso l’ottimizzazione dei flussi d’aria generati dal corpo vettura. In questo modo, si può ridurre il carico aerodinamico delle ali, che consentono sì di incrementare la downforce ma aumentano anche la resistenza all’attraversamento dell’aria, e dunque rallentano l’andamento complessivo della vettura.
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F1, GP Stiria: le novità e i miglioramenti Ferrari
Rispetto alla seconda sessione di prove libere del GP Austria, Charles Leclerc ha incrementato il suo miglior tempo di mezzo secondo. Sebastian Vettel invece l’ha peggiorato di un paio di decimi, anche se i commissari gli hanno tolto un giro in cui aveva fatto segnare un tempo vicino al compagno di squadra per aver superato i limiti consentiti della pista. Un aspetto su cui sono apparsi insolitamente severi, e non solo con Vettel.
I progressi ci sono, e si notano soprattutto nel primo e nel terzo settore, i due più veloci della pista. E’ un piccolo segnale, comunque, non sufficiente a cancellare i problemi alla base della progettazione della SF1000, e non potrebbe essere altrimenti.
Anche il passo gara, per quanto come detto da prendere cum grano salis, dimostra che le due Ferrari con le gomme medie galleggiano sugli stessi ritmi delle Racing Point, mezzo secondo più lente più delle Red Bull a pieno carico e a parità di gomme. La strada è ancora molto lunga.
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