I monopattini elettrici piacciono sempre di più: dal 2021 sarà organizzato un vero e proprio Campionato del Mondo di velocità in circuiti costruiti ad hoc.
I monopattini elettrici, complice il bonus messo a disposizione dal governo, sembrano avere conquistato anche i più scettici, che stanno iniziando a sfruttare le potenzialità di questo mezzo così particolare per gli spostamenti. Ora, però, si è deciso di “sdoganarli” con un’iniziativa davvero particolare: un Campionato del Mondo, che prende il nome di eSkootr Championship.
La competizione prevederà proprio una serie di gare con i monopattini che saranno costruiti appositamente e saranno in grado di correre fino a 100 km/h. Per rendere questo possibile saranno costruiti su una piattaforma dedicata e saranno dotati di sospensioni e ruote che permetteranno di raggiungere una velocità così importante, pur senza compromettere la sicurezza di chi li guiderà.
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Il Campionato del Mondo con i monopattini elettrici – I dettagli dell’iniziativa
Tra i promotori del progetto ci sono due ex piloti di Formula 1: l’austriaco Alex Wurz e il brasiliano Lucas Di Grassi, entrambi coinvolti all’interno della società eSC. La manifestazione si svolgerà in alcune tra le maggiori città del mondo.
Tra gli scopi del progetto c’è anche quello di promuovere la mobilità sostenibile, fondamentale non solo per la salvaguardia ambientale, ma anche in questo periodo per evitare che possa esserci una nuova impennata di contagi da Coronavirus. Un elemento che sembra ricalcare la Formula E. Non a caso Di Grassi ne è stato uno dei protagonisti con la Audi. E’ lui stesso a spiegare meglio cosa dovremmo aspettarci: “Uno sport come questo si pone l’obiettivo di abbattere le barriere. Tra queste, ci sono quelle economiche, tipiche del motorsport, ma che permette a chi deciderà di partecipare di mettere in evidenza anche la propria flessibilità. A poter gareggiare potranno infatti essere piloti molti diversi, non solo motociclisti, ma anche skaters, snowboarders e ciclisti. Ma anche, perché no, chi vorrà mettersi semplicemente alla prova con una sfida diversa dal solito. Adrenalina e brivido non mancheranno di certo, ma la volontà è di rendere questo sport anche accessibile a tutti“.
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