Ferrari, Binotto avverte: “Soffriremo anche in Ungheria”. Nonostante gli aggiornamenti previsti per fine luglio, il team principal Ferrari mette le mani avanti e preannuncia i soliti problemi legati alla velocità sui rettilinei
Il primo GP della stagione ha messo in evidenza fondamentalmente due cose in casa Ferrari. La prima è la grandezza di Charles Leclerc, autore di una gara spettacolare, la seconda sono i limiti della SF1000. La vettura progettata a Maranello quest’anno non ha un punto di forza ma diverse lacune difficili da colmare. L’aspetto più appariscente è senza dubbio la mancanza di velocità sul dritto. In qualifica i due piloti in rosso erano ultimo (Vettel) e terz’ultimo per top speed sui rettilinei. Un dato in estrema controtendenza rispetto allo scorso anno, quando la power unit era uno dei punti di forza. Da una decina di chilometri orari di vantaggio sulla Mercedes, si è passati ora all’esatto opposto. Hamilton ha fatto registrare al sabato 322 Km/h contro i 313 km/h di Leclerc. Anche in gara, ovviamente, il gap non è mutato, palesando un distacco mitigato solo da safety car e sorpassi al limite da parte del monegasco.
Mattia Binotto è finito sul banco degli imputati per la monoposto presentata in questo 2020 assai anomalo. Il responsabile del progetto tecnico non ha però la bacchetta magica e ha avvertito tutti su quello che sarà il prossimo futuro.
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Mattia Binotto ha raccontato a Motorsport magazine che anche in Ungheria la storia potrebbe essere simile. Tutti attendono con ansia il pacchetto di aggiornamenti per il terzo GP della stagione (19 luglio), ma il direttore della Ferrari sa già che non modificherà totalmente i valori in campo.
“I nostri problemi sono complessi e non dipendono solo dalla resistenza aerodinamica. Abbiamo migliorato il carico rispetto alla SF90, perdendo però molto sul dritto. Anche in curva abbiamo un gap di tre decimi dai migliori. Il problema dei rettilinei resta quello più evidenti. Sette decimi di velocità pura sono troppi e non possiamo permetterceli. Il problema è che non sarà facile progredire“.
Binotto fa riferimento infatti ai vincoli regolamentari che la FOM e la FIA hanno stabilito per il 2020.
“Non si potrà sviluppare la power unit da regolamento fino al termine della stagione. Trovare tutto quello che ci serve solo con aggiustamenti aerodinamici e tecnici non credo sia possibile. Rischiamo di soffrire ancora“.
Insomma gli strascichi del Covid-19 potrebbero segnare definitivamente le ambizioni della “Rossa” per quest’anno. Sarà doveroso pensare anche al 2021, ricordando che i cambi regolamentari sono slittati al 2022 e le carte in tavola rischiano di rimanere le stesse.
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