Si chiama “Morning Glory” e nel corso degli ultimi anni è stato uno degli yacht più famosi del mondo, fotografato e riprodotto tra web, magazine e tv per via del suo ultimo proprietario: Silvio Berlusconi.
Da tempo è in vendita: e lo si porta via a prezzo di favore, 11 milioni di euro. A occuparsi della transazione è l’agenzia inglese di brokeraggio Burgess. Tutto sommato un affare se si considera che l’imbarcazione è quasi nuova, in perfetto stato e garantisce un allestimento da favola.
Prima che Berlusconi comprasse il “Morning Glory”
La storia del “Morning Glory” rappresenta il massimo del jet set internazionale. Fu costruito nel 1993 a Viareggio, dal celeberrimo cantiere Perini, su richiesta di Rupert Murdoch, tempo addietro socio in affari di Berlusconi. Murdoch, australiano, imprenditore miliardario con interessi in tutto il mondo e in particolare in Inghilterra e negli Stati Uniti, era all’apice del suo successo, il re Mida delle comunicazioni. Non c’era cosa che acquistasse che non si trasformasse in oro. Accadde con il gruppo NewsCorp, poi con la Fox, quindi con tutte le major dei gruppi editoriali tradizionali inglesi e infine con Sky. Ma all’epoca, all’inizio degli anni ’90, Murdoch – che era già soprannominato Lo Squalo per la sua abitudine di fagocitare le industrie che acquisiva e riallestirle dopo averle sgretolate – in Italia era ancora un signor nessuno.
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Murdoch e il suo biglietto da visita
Rupert Murdoch voleva creare un polo editoriale importante anche in Italia ma non sapeva come. Nel nostro paese, con un editore di stato e un altro impegnato in politica, il quadro era problematico. E poi in Italia parabola e tv satellitare erano agli inizi. Una preistoria rispetto al business che Murdoch dominava negli Stati Uniti. Quindi l’australiano si mise intelligentemente in attesa relazionandosicon pochi e selezionatissimi imprenditori del settore. Studiò l’ambiente cominciando a farsi vedere in giro nella mondanità.
I giorni degli scandali inglesi e delle intercettazioni che assestarono un durissimo colpo alle sue industrie e quelli della difficoltà amministrative legata ai pessimi rapporti con i suoi figli, erano ancora lontani. Tra una cena a Portofino e una vacanza in Sardegna Murdoch commissiono ai Cantieri Perini il “Morning Glory”, uno degli yacht tradizionali più belli mai visti.
Una lunghezza fuori tutto di quasi 49 metri due motori comodi e silenziosi più che potenti per un’autonomia di quasi ottomila chilometri di navigazione, un ponte largo e comodissimo con un’area prendisole degna di una motonave. Quattro suite matrimoniali, diciannove posti letto, jacuzzi sul ponte, una sala giochi con ping-pong e biliardo e un salotto stratosferico. Murdoch aveva voluto presentarsi al mondo italiano, molto sensibile al gossip e al lusso dei vip con un biglietto da visita di livello assoluto. Dopo pochi anni il mercato gli ha dato ragione: muovendosi non da squalo ma da pesce pilota Murdoch, zitto zitto, non ha spaventato Berlusconi, si è accomodato in una piccola nicchia di mercato lasciando al collega di programmare il suo business. Ma quando Berlusconi si chiamò fuori da Tele+ Murdoch piazzò il suo colpo decisivo prendendosi tutto e creando, dalla sua Stream e dalla vecchia Tele+, il colosso Sky.
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La sfida degli yacht
Al centro di questa intricata vicenda d’affari c’è spazio anche per il “Morning Glory”. Quando Murdoch capì che avrebbe dovuto fare un passo indietro rispetto a Berlusconi mettendosi in coda e rispettando una gerarchia che nel nostro paese era molto consolidata, mise in vendita il suo panfilo. E a comprarlo fu proprio Berlusconi che alle barche ha sempre associato molto della sua immagine di imprenditore di successo. Per anni il “Morning Glory” ha ospitato le feste dell’ex premier non solo in Sardegna ma anche in Versilia, Golfo del Tigullio e Amalfi. Cene, brunch e concerti al chiaro di luna con repertorio napoletano, una delle grandi passioni del cavaliere. La barca è stata completamente riallestita da Berlusconi con un lusso sfarzoso: un grandissimo bar, pianoforte, una scala a chiocciola degna di un antico teatro per salire e scendere tra ponte e salotto. Persino un camino in marmo…
Sul “Morning Glory” sono salite tutte le stelle del mondo Fininvest: i consiglieri più illustri nella storia della tv del Biscione, da Giorgio Gori a Confalonieri, i conduttori più amati, da Mike Bongiorno a Gerry Scotti fino a qualche anno fa quando sullo yacht sono saliti soprattutto i figli del cavaliere, in particolare Piersilvio. Lo scorso anno l’erede dell’impero televisivo di Mediaset si è visto consegnare il proprio gioiello (commissionato ai cantieri Codecasa) e per il “Morning Glory” è il momento di un’altra cessione eccellente.
Un gioiello senza acquirenti
Ufficialmente il “Morning Glory” non fa più parte degli asset del gruppo dal 2016 ma un acquirente ancora non è arrivato. Anzi, quando quattro anni fa un magazine on line aveva dichiarato che il natante era stato venduto per poco meno di cinque milioni di euro (praticamente un regalo) la notizia fu immediatamente è smentita. Il “Morning Glory” risulta ancora in vendita. E per lungo tempo lo si è visto un po’ tristemente attraccato a Viareggio, alla Darsena Europa dove chiunque passi non si nega un selfie con quella che è stata una delle barche più belle del mondo, teatro di trattative tra squali e caimani, palcoscenico di feste da non raccontare. Uno spaccato di Italia del bengodi che oggi non esiste più.
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