Il caso Vettel tiene banco. Il deludente esordio in Austria complica ulteriormente la credibilità del campione tedesco.
Il caso più clamoroso è sicuramente quello di Sebastian Vettel che, così come ormai da diverse settimane è stato ufficializzato, non sarà più sulla Ferrari nel 2021. Questa situazione ha aperto tutta una serie di riflessioni sul mercato piloti. A cominciare da quella che potrebbe essere la destinazione del pilota tedesco nel prossimo anno, tutt’altro che certa.
Ma indirettamente, e il Gran Premio d’Austria lo ha evidenziato in modo impietoso, Sebastian Vettel in questo momento sembra essere un pilota da recuperare completamente.
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Se da una parte si è detto che Vettel avrebbe potuto far comodo alla Mercedes, magari addirittura in coppia con Lewis Hamilton – che peraltro lo stima – quasi tutti gli addetti ai lavori delle scuderie hanno definito questa possibilità tendente allo zero. Si dice che Vettel potrebbe andare in Renault, o alla Aston Martin. Ma non c’è nulla di certo. La sua prima uscita austriaca certo non ha fatto crescere le sue quotazioni. C’è anche chi sostiene che, considerando il momento di crisi dell’automobilismo tedesco (a parte Vettel non ci sono altri piloti dalla Germania in Formula 1 in questo momento storico) che l’ex campione mondiale possa fermarsi almeno per un anno appunto se non addirittura ritirarsi.
Johnny Herbert, tre gran premi vinti in carriera, oggi apprezzato commentatore di tutto quello che riguarda la Formula 1, con Sky Sport, ha parlato di questa situazione con la sua rete: “Onestamente non so che cosa aspettarmi – dice l’ex pilota – conosco Vettel abbastanza bene per sapere che è un combattivo, che è una persona che non rinuncia mai. Ma, di fronte alla prospettiva di doversi fermare, potrebbe anche accadere che decida di non prendersi rischi. In fondo ha già fatto check out. Lo stimolo gli potrebbe arrivare da Charles Leclerc che sicuramente spingerà al massimo per rendere ancora più autorevole la sua candidatura in vista della prossima stagione. Ma non so quanta voglia abbia davvero Vettel, in una stagione che parte in ritardo e incompleta, di correre dei rischi di fronte a un contratto che non gli è stato rinnovato”.
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Della questione Sebastian Vettel ed è la sua possibile demotivazione in vista della nuova stagione aveva parlato qualche giorno prima del Gran Premio anche Mattia Binotto. Il team principal della Ferrari si era detto certo che Vettel avrebbe dato il massimo: “Non mi aspetto niente di meno da parte sua perché è un gran pilota, una persona seria, perché è un ottimo professionista e perché noi lo teniamo sempre in grandissima considerazione e gli diamo il massimo delle nostre possibilità”.
Il risultato austriaco è stato un disastro: fallimento nelle qualificazioni, le peggiori da sei anni a questa parte, un clamoroso errore in pista che ha compromesso la gara. Decimo posto, il penultimo tra quelli che sono arrivati al traguardo a 25″ da Bottas. Dietro di lui solo l’esordiente Latifi. Un esordio che fa pensare e che ha suscitato qualche malumore nemmeno troppo malcelato in Ferrari.
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